Nate e sviluppatesi come punto di raccolta delle comunità d’affari italiane, le Camere di Commercio Italiane all’Estero si sono consolidate nel tempo, fino a rappresentare una rete capillare e riconosciuta, parte integrante della comunità d’affari dei Paesi in cui operano: l’88% circa delle 18mila imprese associate è rappresentato da aziende locali che riconoscono nell’Italia un partner per il proprio business e/o per operazioni di investimento.
L’attività svolta dalle CCIE si caratterizza per:
- una forte capacità di comprensione ed analisi dei mercati internazionali, frutto del radicamento sui territori esteri e del legame con le comunità d’affari e le istituzioni locali;
- una particolare predisposizione al rapporto diretto con le aziende, dovuta alla loro natura di associazioni di imprenditori al servizio di altri imprenditori;
- una spiccata propensione a lavorare secondo parametri di efficacia ed efficienza tipici di un’impresa, requisito necessario per offrire servizi competitivi sul mercato.
L’importante lavoro a supporto del Made in Italy e delle imprese italiane svolto sui territori esteri, ha portato le CCIE a diventare uno dei soggetti di riferimento del Sistema italiano di promozione dell’internazionalizzazione, insieme all’Agenzia ICE e all’ENIT, come stabilito dalla Legge n. 56 del 2005, che le indica quale terzo soggetto di promozione all’estero.
Le CCIE nel mondo:
78 Camere in 54 Paesi
140 punti di assistenza nel mondo
18.000 associati (88% aziende locali)
300.000 imprese: il business che gira intorno alle CCIE
Per informazioni ed assistenza sui mercati di Azerbaijan, Austria, Croazia e Slovenia è possibile contattare gli uffici ICE di: Baku (Azerbaijan), Vienna (Austria), Zagabria (Croazia), Lubiana (Slovenia)