Manovra 2019: Il MAIE negozia 300 per la rete consolare
Manovra 2019: Il MAIE negozia 300 impiegati di ruolo e 50 assunti per la rete consolare
Adriano Cario: “Assunzioni dopo 30 anni, abbiamo chiuso un anno storico”
Il Senatore primo firmante dell’emendamento che consente l’assunzione di personale per la rete consolare dopo 30 anni, esulta con l’intesa riuscita. “Finalmente una Manovra che favorisce gli italiani all’estero” . Poi, la dichiarazione di voto in aula: “Basta la mafia degli appuntamenti”.
È stata una settimana pazzesca a Palazzo Madama. La Manovra è stata riscritta mille volte, le cento bozze diverse consegnate volavano tra senatori arrabiati e conformi secondo le modifiche. I giorni trascorrevano e nessuno poteva confermare cosa ne conterrebbe finalmente.
“Le negoziazioni sono state estenuanti – ha ammeso Cario – ma finalmente ne è valsa la pena. Il ruolo del Sotosegretario Merlo nell’intesa è stato fondamentale perchè oltre a far valere il nostro peso in aula, è riuscito a far capire al governo che le risorse verso gli italiani all’estero sono un’investimento per l’Italia”.
Questo esecutivo polemico in tutto il mondo per le sue decisioni economiche e le sue dichiarazioni politiche, è invece un governo favorevole agli italiani all’estero?
Se osserviamo i risultati di questo anno, decisamente si. Per la prima volta nella storia un figlio dell’emigrazione fa parte di un Governo Italiano. In conseguenza, dalla Sottosegreteria, si è potuto avanzare su politiche e decisioni che avranno pronto un impatto reale sulle nostre comunità. Ma non è un governo che decide d’investire sugli italiani all’estero perchè così lo vuole. C’è un partito, che è il MAIE, che dopo 10 anni in parlamento, con lavoro, con passione e soprattutto con coerenza, ha saputo ottenere un posto importante dentro la politica italiana, e ora dentro questo esecutivo. E non parlo solo di Merlo, il lavoro dell’On. Mario Borghese alla Camera è anche fondamentale per riuscire questi risultati.
Il Governo sotto pressing dell’Unione Europea aveva bisogno di ridurre il deficit. Come avete fatto per riuscire questa intesa espansiva?
Principalmente abbiamo potuto far capire al governo che gli italiani all’estero siamo una risorsa. Se valutiamo il costo percentuale che rappresentiamo per la Manovra, e il beneficio economico che produciamo con l’esportazione grazie alla compra dei prodotti italiani, con il turismo di ritorno ecc. il bilancio è più che postivo per il fisco italiano. E anche, d’altra parte, oltre i numeri e la forza politica del MAIE, è anche da risaltare il ruolo svolto dalla Farnesina al riguardo degli italiani all’estero.
L’ultima bozza che il governo ha fatto circolare alla stampa consentiva anche il dimezzamento all’editoria italiana all’estero. Quel punto è anche entrato nelle trattative?
Quel punto è stato, per fortuna, abolito. Il taglio in 1 milione dei fondi all’editoria italiana all’estero, avrebbe significato la chiusura della maggioranza delle nostre testate stampate ed editate nel mondo. Questo è anche importante perchè la loro funzione è trascenentale allo svolgimento del nostro associazionismo, como diffusore delle attività delle istituzioni, e anche importante nel funzionamento del Made in Italy nel mondo.
Quella votata, è finalmente l’intesa che avete negoziato dall’inizio?
L’intesa riuscita è molto positiva in questo contesto. Siamo consapevoli che mancano ancora tantissime cose da risolvere per i nostri connazionali. Però, dobbiamo essere sinceri e realisti. In questa situazione sociale, economica e politica che attraversa l’Italia, essere riusciti a rafforzare la rete consolare e fermare il taglio all’editoria italiana all’estero, è già un’impresa. (Pablo Mandarino)