Venire incontro alle esigenze delle famiglie italiane all’estero
Scrive l’on.le Fucsia Nissoli Fitzgerald: “In seguito alle numerose richieste che mi sono prevenute da parecchi di Voi, ho presentato una interrogazione ai ministri dell’Istruzione e degli Esteri per venire incontro alle esigenze di quelle famiglie italiane all’estero che devono certificare la conoscenza linguistica per ottenere la cittadinanza “iure matrimonii”. Infatti, il decreto sicurezza “introduce nella legge sulla cittadinanza l’articolo 9.1, che subordina l’acquisto della cittadinanza italiana per matrimonio …. da parte dell’interessato di un’adeguata conoscenza della lingua italiana, non inferiore al livello B1 del Quadro Comune Europeo di Rifermento per le Lingue (QCER).
Ora, per le richieste di cittadinanza tramite matrimonio provenienti dall’estero, vi saranno disagi rilevanti causati dal fatto che la rete di certificazione della conoscenza della lingua italiana non è diffusa sufficientemente da permettere l’accesso in maniera agevole ai richiedenti la certificazione stessa, senza percorrere lunghissime distanze.Ed è per questo motivo che mi sono rivolta ai due ministri per chiedere se intendono “aumentare la copertura territoriale con ulteriori sedi per la certificazione”; oppure se ritengono opportuno “attivare un portale online dove il richiedente può partecipare ad un esame certificato dal Ministero competente, oppure attivare una procedura di certificazione per corrispondenza, nell’interesse delle famiglie dei nostri connazionali residenti all’estero”.Spero nella sensibilità del Governo, che presenta anche un Sottosegretario eletto all’estero, che si faccia carico di queste esigenze concrete delle famiglie italiane all’estero”.