Iniziative che vanno da un fitto calendario culturale, ispirato al concetto di “Vivere all’Italiana”, fino a appuntamenti nel campo dell’innovazione, della ricerca e delle collaborazioni economiche che culmineranno con la partecipazione dell’Italia come paese partner dell’importante fiera dell’agricoltura di Novi Sad a maggio.
Evento cardine della prima parte dell’anno in campo culturale sarà invece l’inaugurazione della mostra “La scuola di Bernini e il Barocco romano” che resterà aperta dal 7 marzo al 26 maggio al Museo Nazionale di Belgrado.
“Riflettendo sul programma, così specifico per quest’anno di particolari celebrazioni, abbiamo pensato in special modo agli amici serbi, pubblico sempre attento alla qualità della proposta culturale e artistica italiana”, ha commentato l’Ambasciatore Lo Cascio. Il direttore Scalmani, da parte sua, ha osservato come in campo culturale l’obiettivo non sia solo quello di presentare la ricchissima e variegata “Vetrina Italia” ma anche quello di incentivare la collaborazione, per “fare qualcosa insieme, noi e i serbi”.
Tra gli eventi previsti figurano fra gli altri una mostra e spettacolo dedicati a Dario Fo al Teatro Nazionale di Belgrado (13 febbraio), la partecipazione della compagnia italiana Spellbound al Festival della danza di Belgrado (25-28 marzo), un concerto di Eros Ramazzotti alla Stark Arena di Belgrado (24 settembre), una esibizione di Isabella Rossellini a Belgrado con lo spettacolo Link Link Circus (novembre).
“Il rapporto tra i nostri Paesi è solido ed è cresciuto negli ultimi anni sia in termini economici che nella collaborazione culturale”, ha detto l’Ambasciatore ricordando che nel 2018 l’interscambio commerciale tra Italia e Serbia ha fatto registrare un valore record superando per la prima volta la soglia dei 4 miliardi di euro