L’Ambasciatore Raffaele Trombetta, nell’introdurre l’evento, ha citato il profondo segno che Leonardo ha lasciato e continua ad avere nell’arte e nei più disparati campi della conoscenza umana, ricordando che “Leonardo incarna i valori umanistici che fiorirono in diversi ambiti durante il Rinascimento: le scienze, la matematica, la tecnologia, l’arte, l’architettura e l’anatomia, fra tanti, che rispecchiano tutt’oggi la creatività, il design, la tecnologia e l’innovazione italiane”. L’Ambasciatore ha, inoltre, fatto riferimento ad alcuni dei maggiori eventi celebrativi previsti nel Regno Unito, co-organizzati con gli Istituti Italiani in Londra ed Edimburgo, l’ICE e la Camera di Commercio, ed in collaborazione con molte delle principali istituzioni culturali britanniche.
Leonardo come perfetta incarnazione dello spirito rinascimentale il concetto al centro dell’intervento del Direttore Finaldi, che ha citato numerosi aneddoti su aspetti meno noti del genio di Vinci, fra cui il suo profilo psicologico, le sue passioni e tendenze, partendo dai numerosi scritti che lo stesso Leonardo ci ha lasciato, di cui ha letto alcuni estratti. Finaldi ha, inoltre, guardato al rapporto tra Leonardo ed il Regno Unito, che oggi custodisce nelle collezioni Reali centinaia di disegni, oltre che, alla National Gallery, una delle opere pittoriche più importanti: La Vergine delle Rocce.
Il Direttore della National Gallery si è soffermato su tre opere d’arte esposte in sale che formano parte della collezione dell’Ambasciata: due interpretazioni del tema Madonna con bambino, rispettivamente del Giampietrino (1495-1521) e del Lanino (1512-1583) e La Sacra Famiglia con il lago di Como di Bernardino Luini (1481 – 1532), che presentano tutte il tipico gioco di chiaro-scuri caro al grande artista.
L’evento in Ambasciata rientra fra le oltre 150 iniziative nel mondo, previste dalla Farnesina nel corso del 2019, per celebrare il grande genio rinascimentale. (aise)