Che ne pensano gli italiani all’estero della TAV

Che ne pensano gli italiani all’estero della TAV

Alla marcia dei No Tav un gruppo di manifestanti incappucciati sfonda la recinzione del cantiere. La polizia risponde con i lacrimogeni, 48 denunciati e un agente ferito. Il capo M5s promette battaglia in Parlamento, il ministro dell’Interno dice indietro non si torna. Palazzo Chigi invia una lettera formale all’Ue senza la firma di Toninelli: “Andiamo avanti con i lavori”.

Bruxelles ha ricevuto la lettera con cui l’Italia conferma il proprio impegno per la Torino-Lione. La missiva e’ siglata da un dirigente del Ministero dei Trasporti e dal timbro della segreteria di Palazzo Chigi. Manca la firma del ministro Toninelli, da sempre contrario alla realizzazione dell’infrastruttura. Come resta contrario tutto il M5s, mentre il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha detto si alla prosecuzione dei lavori “perche’ bloccarli sarebbe piu’ costoso”. Che sarebbe la posizione cavalcata dalla Lega.

Si chiede ancora di perdere tempo chiedendo un dibattito parlamentare sulla Tav. Si è chiesto il parere di illustri scienziati di ogni fazione e di ogni credo politico a favore e contro la tav.

A tutto questo credo che si è mancato di chiedere il parere degli italiani che vivono all’estero specialmente in Europa che potrebbero usufruire della Tav .

Noi di Radici, il giornale degli italiani all’estero, siamo consapevoli dell’autorevole parere dei nostri connazionale che sono all’estero, basta dire che circa cinque milioni di italiani all’estero sono in possesso di passaporto italiano, dunque votanti, dunque elettori che votano per il nostro parlamento ed eleggono 12 onorevoli e 6 senatori, che poi questi contano poco è altro discorso, sono circa 5.051.000. Il 57% è residente in Europa (2.879.070.). Nelle Americhe, c’è da fare un distinguo. Il 17% vive negli Stati Uniti e Canada. Il restante 25% è presente nell’America Centrale e Meridionale. In Africa, siamo presenti con l’1,3%, in Oceania col 3,8% e in Asia, ultima nostra frontiera, gli italiani sono solo lo 0,6%. Questo sotto il profilo percentuale. Andando nello specifico, la distribuzione europea della nostra gente determina una classifica ben chiara e determinata. La Comunità più numerosa vive in Germania con oltre 588.000 presenze. Subito dopo, troviamo la Svizzera con oltre 550.000 italiani. In Francia siamo 385.000. Più di 300.000 nel Regno Unito.

Il rimanente vive altri Stati UE. Quindi, è nel Vecchio Continente che gli italiani sono più numerosi. Anche in Patria, il flusso migratorio, quando era considerato ancora tale, appare diverso. Gli aventi diritto al voto sono poco più di 3.290.000. Con una netta prevalenza per la Circoscrizione Europa. Tutto questo preambolo ha lo scopo di focalizzare la “forza” politica che potrebbe assumere, se non dispersa, la nostra Comunità nel mondo. Basterebbe solo la realtà d’Europa per determinare un “peso” politico nazionale. Purtroppo, com’è noto, la percentuale dei votanti all’estero resta contenuta.

Certamente, se esistesse un Partito per gli Italiani d’oltre confine senza apparentamenti, come ora accade, con le formazioni politiche nazionali, la percentuale dei votanti, forse, potrebbe anche incrementarsi. Con nuova sensibilità per lo status, oggi sono marginalmente congetturato, di una Grande Comunità oltre frontiera capace d’offrire alla politica nazionale l’esperienza maturata sotto una differente realtà anche sociale.

Noi di Radici chiediamo il loro parere e per questo lo scriviamo con l’augurio che gli italiani all’estero possano esprimersi senza il fanatismo politico che caratterizza molti italiani ma con la consapevolezza di dare un parere utile a valutare ancora di più l’utilità della Tav per l’Italia e per l’Europa, il paese deve crescere e crescere significa investimenti nelle opere pubbliche, coloro che non hanno a cuore il paese solo perché hanno promesso di non fare ‘a prescindere’ guadagnandosi il parlamento e ora sono in grosse difficoltà a reggere la richiesta della ‘Si Tav’.

Rispettiamo il volere del popolo sovrano, rispettiamo le leggi dello Stato, rispettiamo le nostre forze armate e di polizia , rispettiamo il prossimo, rispettiamo i pareri e comprendiamo le proprie giustificazione e rispettiamo anche gli italiani all’estero ed è per questo che chiediamo il loro parere sulla Tav.

La nostra redazione è pronta a ricevere ogni commento, pareri a redazione@progetto-radici.it.

Il Direttore

Antonio Peragine

Antonio Peragine

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