Il cambiamento
Inutile fare finta di nulla. La crisi politica c’è. Le “esternazioni” non hanno contribuito a migliorare il processo involutivo che ci coinvolge. Le polemiche, ora, non servono.
I problemi nazionali restano evidenti. Come a scrivere che la politica nazionale è priva d’iniziative valide.
Ci sono, ancora, troppe incoerenze da eliminare e concessioni da ridimensionare. Vivere nel Bel Paese è più difficile. Soprattutto quando la crisi politica era immaginabile.
A questo punto, con molta obiettività, non siamo in grado di fare delle previsioni. Il “cambiamento”, comunque, dovrà esserci.
Anche il “meccanismo” politico subirà un susseguente contraccolpo. Gli effetti avranno il loro ruolo anche su un’economia che già evidenziava una palese mancanza di fiducia. Pur con tutte le assicurazioni delle quali, però, non c’eravamo mai fidati.
Non c’è sfuggito che, accanto ad una crisi politica più che evidente, s’è fatto strada uno scombussolamento dei partiti che, per altro, era ipotizzabile. Entro fine anno, i nodi dovranno arrivare al pettine. Potrebbe essere anche il Capo dello Stato a definire la fine di questo Esecutivo di centro/destra che, solo ora, ha mostrato il suo effettivo volto politico.
Giorgio Brignola