A Houston la mostra dell’italo-americano Nicola Parente
di Enzo Varricchio
A Houston Texas, oltre che nell’astronautica, ci sanno fare anche con l’arte contemporanea, a giudicare della quantità delle gallerie e degli eventi in programma. E’ qui che vive e si afferma Nicola Parente, visual artist appuloamericano originario di Mola di Bari (nulla a che vedere con il personaggio comico “Nicola di Mola” interpretato da Maurizio Micheli che spopolava negli anni Ottanta) che, insieme a Michael Schultheis, artista e matematico di Seattle, darà vita alla mostra congiunta “Michael Schultheis & Nicola Parente: A Multi-Media Duo Exhibition”, la cui vernice è in calendario sabato 19 ottobre dalle 18 alle 19 alla Laura Rathe Fine Art di Houston, al 2707 di Colquitt Street.
Nicola Parente lavora nel suo atelier presso Winter Street Studios. Dopo la laurea presso il King’s College (PA) e un master presso l’Università di St. Thomas (TX) da diversi anni è impegnato sul fronte pittorico dell’espressionismo astratto, movimento artistico di matrice statunitense successivo alla seconda guerra mondiale, assurto alla ribalta delle cronache principalmente per le secchiate di colore sessantottine di Jackson Pollock, ma ormai ampliatosi verso orizzonti filosofico-concettuali.
Parente utilizza un’ampia gamma di media (pittura, fotografia, installazioni e design tessile), per coinvolgere lo spettatore in dialoghi sulle relazioni umane all’interno dell’ambiente urbano. Le sue opere sono ospitate in collezioni pubbliche e private negli Stati Uniti, in Messico, Spagna, Italia, Germania ed Etiopia.
L’ultima apparizione in Italia risale a una quindicina di anni or sono con una retrospettiva nella città natìa che ebbi il piacere di curare.
Nell’ottica del maestro, l’arte sfida il nostro modo di pensare, fornendo una chiave universale per interpretare e comunicare le nostre complesse realtà quotidiane. Questa mostra congiunta evidenzia due tentativi di svelare queste complessità e le loro interconnessioni profonde attraverso forme uniche di espressionismo astratto.
In un corpus di opere segnate dalla fluidità gestuale ispirata alla città, la preferita di Houston, Parente esplora l’interazione tra elementi fluidi e statici nell’arazzo urbano di oggi. I dipinti e il nuovo corpus di lavori fotografici coinvolgono lo spettatore in un dialogo inespresso che lotta per districare i nostri incontri caotici all’interno delle metropoli ed esplorare con la mente visiva gli aspetti della vita che i nostri occhi non riescono facilmente a elaborare.
Michael Schultheis conferisce ai suoi dipinti astratti dai colori selvaggi l’aspetto di lavagne riempite progressivamente di notazioni e illustrazioni geometriche per creare paesaggi mentali che trasportano l’occhio attraverso la tela in uno stile che chiama “espressionismo analitico”. Il suo lavoro scultoreo è ugualmente intrigante, evidenziando l’equilibrio e la forma che forniscono le basi della matematica. Le sue opere riflettono il mondo astratto dei numeri e invitano audacemente lo spettatore a considerare le relazioni tra i modelli geometrici e l’esperienza umana. Ha esposto presso le Accademie Nazionali, la Rotunda Gallery presso la National Academy of Sciences, la Oregon State University e l’Ambasciata degli Stati Uniti, ad Atene.
Questa mostra doppia e congiunta sarà aperta fino al 29 novembre 2019.
PH: Nicola Parente, Energy of life, 2019
Michael Schultheis, Venn Fidelities Ceva, 2019