Emigrazione italiana nel mondo

Emigrazione italiana nel mondo

Gli italiani residenti oltre confine sono 5.492.000 di cui, però, 1.847.500 vive all’estero dalla nascita. Nel frattempo, nel giro di diciotto anni (2000/2018), la percentuale di Connazionali per il mondo è salita del 28% rispetto al passato di stessa durata (1981/1999). Emigrazione Gli italiani residenti oltre confine sono 5.492.000 di cui, però, 1.847.500 vive all’estero dalla nascita. Nel frattempo, nel giro di diciotto anni (2000/2018), la percentuale di Connazionali per il mondo è salita del 28% rispetto al passato di stessa durata (1981/1999).

Concretamente, il numero maggiore è concentrato in Paesi europei. La nostra Comunità più numerosa è in Germania, seguita dalla Svizzera. A conti fatti, dall’Italia si continua a espatriare. Questa volta, però, non sono i manovali a lasciare il Paese. Lo abbandonano specialisti diplomati e laureati. Le spiegazioni di questo fenomeno sono variegate e con l’amaro sentore di una politica occupazionale carente.

 C’è, però, chi è convinto che questi nuovi flussi non debbano essere interpretati come fughe, ma come libere scelte. Sarà. Intanto, si continua a perdere maestranze specializzate. Del resto, sempre per voci autorevoli, le attuali correnti migratorie sarebbero solo temporanee; con prospettive di un futuro rientro. Tuttavia, i nostri dubbi restano; anche perché la mancanza di lavoro non avrà tempi brevi.

La realtà attuale è differente e più sconcertante di quella testimoniata nella prima metà del secolo scorso. Lo scriviamo con convinzione: lasciare il proprio Paese è anche segno di una sconfitta sociale della quale gli implicati non sono la causa primaria. Da qualche tempo, lasciano la Penisola anche i pensionati che intendono vivere, con più dignità, la loro vecchiaia in Paesi ospitali e meno “costosi ” del Bel Paese.

 Cerchiamo, per una volta, d’essere coerenti: se l’Italia potesse offrire occupazione e prospettive di lavoro per il futuro, l’Emigrazione andrebbe a ridursi fisiologicamente e l’emergenza “esodo” sarebbe più bilanciata. Non è così. Purtroppo, il Paese si presenta ancora con tanti problemi occupazionali. Le “promesse” di lavoro non bastano per ridare fiducia a chi l’ha perduta. Insomma, la nostra Emigrazione ha dei precisi responsabili che, nonostante tutto, continuano a “barcamenarsi” nella politica nazionale.

Giorgio Brignola

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Redazione

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