Giovanni ‘Musolino’ un barbiere pugliese emigrato in America

Giovanni ‘Musolino’ un barbiere pugliese emigrato in America

di Stefano de Carolis

Giovanni Martinelli, classe 1888, di professione barbiere, era soprannominato  “Musolino”, il nome gli era stato affibbiato in riferimento a Giuseppe Musolino, il famigerato e leggendario brigante calabrese, arrestato nel 1902 dopo una lunga latitanza ad Acqualagna, nella provincia di Pesaro.

Giovanni era un ragazzo molto sveglio dal temperamento tanto audace quanto focoso, non si faceva passare una mosca sotto il naso.

Nel 1905 con altri compaesani emigrò a New York e stabilitosi nel quartiere di Brooklyn, iniziò l’attività di barbiere, mentre a Turi, Palma Patruno, sua futura consorte rimase pazientemente ad aspettarlo.

Nel 1910 Martinelli  finalmente rientra in patria, e a Turi in via Orlandi (lo stradone) con i suoi risparmi da emigrato negli U.S.A., aprì un emporio sotto l’abitazione della famiglia Cardone, un piccolo negozio molto fornito:

ciancaglierie, pipe di terra cotta e di legno, prodotti per barberia, mercerie varie, giocattoli in latta e legno, carte da gioco, giochi di società, prodotti per calzolai, saponi, profumi e acqua di colonia, coppole e cappelli d’ogni foggia.

Agli inizi del 900 a Turi Giovanni Musolino era l’unico commerciante di giocattoli, mercanzia che acquistava da un suo parente, un grossista barese, tale Antonio Radicchio, unico grossista presente nella città di Bari che importava e commercializzava giocattoli da tutto il mondo.

Ditta Antonio Radicchio: ciancaglierie e giocattoli, via Argiro n.48 Bari; questo è stampato su un antico gioco dell’oca di fine 800; gioco con un percorso di 63 caselle numerate, il quale committente, per l’appunto Antonio Radicchio, fece stampare alcuni versi con uno strano ammonimento:

Statt’attiento piccerella de pigliare paparella ca si vaie dint’a morte la fortuna nserr’a porta”.

Nel 1965 dopo cinquantacinque anni di intensa attività commerciale, Giovanni Martinelli ormai anziano chiuse l’emporio dello stradone. Morì a Turi nel 1971 .

Redazione

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