Un giorno da ratificare
Di Giorgio Brignola
Da oltre cinquant’anni monitoriamo il flusso migratorio italiano nel mondo. Milioni di Connazionali hanno lasciato, e continueranno a lasciare, la Penisola per trovare altrove dignità e lavoro. Insomma, per costruire un futuro meno incerto. Quello che in Patria è sempre più improbabile; pur non sottovalutando gli effetti nefasti di una Pandemia che non ha risparmiato nessun Paese. Di questa nostra umanità non s’è mai trattato a sufficienza e nel modo opportuno. L’italianità nel mondo s’è diffusa con i suoi pochi mezzi e la nostra Gente s’è fatta stimare in tutte le contrade ove s’è sviluppata una Comunità italiana.
E’ da parecchio tempo che abbiamo proposto al mondo della politica una “Giornata Internazionale degli Italiani nel Mondo”. Sembrerebbe, infatti, opportuno accrescere l’immagine di tutti gli italiani all’estero che, se pure integrati nei Paesi ospiti, continuano ad avere un rapporto con la Madre Patria. Intendiamo suggerire, a chi spetta, il varo della “Giornata Internazionale degli Italiani nel mondo”. Un riconoscimento all’impegno della nostra Gente “altrove”. Però, l’idea è stata posta nel”dimenticatoio”delle cose non sostanziali.
Ora ci riproviamo. Orgoglio d’essere italiani si può onorare con una data commemorativa. L’iniziativa potrebbe essere assunta anche da questo Parlamento. Ultimo con i “numeri” alla vecchia maniera. La “giornata” potrebbe essere gestita in Patria dalle Prefetture. All’estero, dai nostri Consolati, e dai Com.It.Es.
Il dramma del Covid-19 non ci ha distolto da quest’umilissimo progetto. Pur se a costo ”zero”, l’idea è rimasta ancora tale. Ora, tramite “Progetto Radici”, la ripresentiamo. Sicuri che, superata l’emergenza sanitaria, si andrà a identificare una data per la “Giornata Internazionale degli Italiani nel Mondo”.
Giorgio Brignola