‘What we want’
DALL’IIC DI LISBONA IL WEBINAR SULLA MOSTRA DI FRANCESCO JODICE PER LA 16ª GIORNATA DEL CONTEMPORANEO
LISBONA. Nell’ambito della 16ª Giornata del Contemporaneo, la grande manifestazione promossa da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani per valorizzare l’arte italiana contemporanea, l’Istituto Italiano di Cultura a Lisbona organizza mercoledì prossimo, 9 dicembre, un webinar sulla mostra “Wha We Want” di Francesco Jodice, attualmente esposta al Museo Nazionale delle Carrozze di Lisbona.
Il webinar, a cui prenderanno parte l’artista Francesco Jodice, la curatrice Angela Tecce, l’architetto Nadir Bonaccorso, responsabile dell’allestimento, e la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura, Luisa Violo, inizierà alle 19.00 (ora italiana) in modalità online sulla piattaforma Zoom (il link per registrarsi è disponibile qui).
“What We Want” è il titolo di uno dei principali progetti di Jodice che inizia nel 1995 e continua ancora oggi con l’obiettivo di immortalare il cambiamento del paesaggio visto come proiezione dei desideri collettivi della società attuale. Alternando l’uso di diversi linguaggi (foto, video e installazione), nella mostra di Lisbona sono presenti una selezione significativa di venti luoghi toccati da Jodice, insieme alla proiezione del primo film del 2006, della trilogia “Citytellers”, incentrato sulle nuove forme di urbanesimo e dedicato a São Paulo, in Brasile.
Come evidenziato dalla curatrice Angela Tecce «Le immagini fotografiche di Jodice esprimono compiutamente il suo essere al mondo e si configurano, allo stesso tempo, come un moderno e personalissimo atlante, il suo sguardo sul mondo. Scrittura e fotografia vanno di pari passo – anzi la scrittura precede l’atto del fotografare – nel rappresentare luoghi del nostro pianeta, nei quali i paesaggi, i centri urbani, le megalopoli non vengono semplicemente riprodotti, ma sono analizzati confrontandoli con i desideri e le aspettative delle comunità che li abitano». Le immagini in mostra, tramite un processo educativo ed artistico, sono state accompagnate da una performance con alcuni studenti della scuola Colégio do Bom Sucesso di Lisbona che hanno ricopiato a matita i testi di presentazione delle opere scritti dall’artista prima di fotografare «in modo da rendere la nuova generazione cosciente di quanto sia grande, vario e contraddittorio il mondo che l’aspetta».
Nato a Napoli nel 1967, Francesco Jodice vive attualmente a Milano dove insegna al Biennio di Arti Visive e Studi Curatoriali e al Master in Photography and Visual Design presso NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. È stato tra i fondatori dei collettivi Multiplicity e Zapruder e le sue opere hanno fatto parte di grandi mostre collettive come Documenta, la Biennale di Venezia, la Biennale di São Paulo, la Triennale dell’ICP di New York, la seconda Biennale di Yinchuan. Ha esposto al Castello di Rivoli (Torino), alla Tate Modern (Londra) e al Prado (Madrid) e, tra i progetti principali realizzati, si segnalano l’archivio di pedinamenti urbani The Secret Traces e la trilogia di film sulle nuove forme di urbanesimo Citytellers. I suoi lavori più recenti – Atlante, American Recordings, West e Rivoluzioni – esplorano i possibili scenari futuri dell’Occidente.
Angela Tecce si occupa di arte contemporanea, come storica, critica e curatrice, attualmente è membro del Comitato scientifico della Collezione Farnesina. Numerosissimi sono gli scritti storici e critici da lei dedicati all’arte del Sei-Ottocento, del Novecento e all’arte contemporanea. Nel Ministero per i Beni e le attività culturali ha svolto una lunga attività di Dirigente e Direttore di musei; ha curato e organizzato mostre di rilievo internazionale da Vesuvius by Warhol, 1985, a William Kentridge, 2015 tra cui quelle dedicate a Hermann Nitsch, Mimmo Paladino, Luigi Mainolfi, Enzo Cucchi, Joseph Beuys, Ettore Spalletti, Anselm Kiefer, Pino Pascali, Julian Schnabel, Louise Bourgeois, Bill Viola nei musei napoletani. Ha orientato i suoi studi verso l’arte del Novecento, argomento del quale è considerata tra i maggiori conoscitori in Italia per le numerose iniziative espositive organizzate tra le quali la Sezione d’arte contemporanea del Museo di Capodimonte e il museo sul Novecento a Napoli, a Castel Sant’Elmo. Nel 2018 per il Mar di Ravenna, ha curato la mostra “?WAR is over. Arte e conflitti tra mito e contemporaneità”.