Solo supponiamo
Di Giorgio Brignola
Ammettiamo, tanto per non sembrare indifferenti ai “problemi” d’Italia, che l’attuale Esecutivo per una serie d’alchimie politiche, possa rimanere attivo. Concediamo, sempre per eccesso d’ottimismo, che la Legislatura sia rinvigorita da un programma di “salvamento” per la Penisola anche in tempo di pandemia. In un’ottica fantascientifica, ed è scrivere poco, il Conte “bis”potrebbe mantenere il suo ruolo. Lo scriviamo in via suppositiva perché, almeno per quanto c’è dato sapere, non ci sono opportunità d’allearsi con altri Partiti del “vecchio” sistema ancora presenti in Parlamento. Però, tanto per rimanere in tema, supponiamo che uno spiraglio sia credibile. In ogni caso, meglio sarebbe chiamarlo ”breccia” per i coinvolgimenti che andrebbe a determinare nell’Esecutivo. Col rischio di sgretolamento di questa Maggioranza. La conseguenza, oltre al caos politico, che ne deriverebbe, sarebbe l’ingovernabilità d’Italia. Tenuto anche conto che non ci sono concrete premesse per il varo, almeno entro l’anno, di una proposta economica razionale. Il buon senso, nonostante tutto, dovrebbe avere la meglio. Come a scrivere: Il Parlamento potrebbe dare attuazione a provvedimenti indispensabili per il Paese. Al punto in cui siamo, anche le presunzioni, non proprio ipotetiche, potrebbero avere un loro valore politico. La “quarantena” parlamentare preferiamo non considerarla. Senza altre garanzie, non ci resta che la politica delle ipotesi. Non è di questa, certamente, di cui ha bisogno l’Italia per ritrovare un ruolo che le consenta di frenare lo “slittamento” in UE e l’affidabilità politica all’interno. E’ vero che queste restano, per ora, nostre supposizioni; ma non troviamo altro vincolo per restituire alla Penisola la fiducia smarrita. Le eventuali “novità” troveranno il loro spazio il prossimo anno. Se ci saranno, veramente, non mancheremo di commentarle. Giorgio Brignola