Covid uccide neodeputato
E’ IL REPUBBLICANO DELLA LOUISIANA LUKE LETLOW, 41 ANNI, ELETTO A NOVEMBRE
di Serena Di Ronza
NEW YORK. Gli Stati Uniti, travolti dallo tsunami del Covid, vivono un dicembre nero, il peggiore dall’inizio della pandemia. I morti solo nel mese ancora in corso sono 70.396 – di cui 3.725 martedì – su 5,9 milioni di nuovi contagi. E il primo caso della cosiddetta variante inglese del Covid è stato rintracciato in Colorado: l’uomo 20enne, che non ha viaggiato in Gran Bretagna, è in isolamento. Fra le vittime del virus c’è anche Luke Letlow , neo deputato repubblicano della Louisiana: avrebbe dovuto giurare domenica per il suo insediamento, ma è morto a soli 41 anni a causa di complicazioni per il Covid. Letlow aveva annunciato di essere stato contagiato il 18 dicembre.
Le sue condizioni sono peggiorate con il passare dei giorni, spingendolo prima al ricovero e poi alla terapia intensiva. A nulla sono valsi gli steroidi e l’antivirale remdesivir: il 41enne è morto a causa di un attacco cardiaco seguito a un intervento chirurgico legato al Covid. Una scomparsa che gela il mondo politico e quel partito repubblicano che, seguendo Donald Trump, minimizza da mesi il virus. Di fronte a un quadro sanitario in deciso peggioramento, Joe Biden invita gli americani a un “ulteriore sacrificio” in vista del Capodanno: indossate la mascherina, lavatevi le mani, evitate gli assembramenti. Criticando l’amministrazione Trump per i ritardi nella distribuzione dei vaccini, il presidente-eletto si impegna a una svolta e promette 100 milioni di dosi nei suoi primi 100 giorni alla Casa Bianca. Un target da raggiungere anche con il ricorso al Defense Production Act della guerra in Corea per accelerare la produzione di dosi.
Al momento in media negli Usa sono vaccinati 200.000 americani al giorno: a questo ritmo ci vorrebbero anni per una vaccinazione di massa. La velocità attuale non consente neanche di centrare l’obiettivo dell’amministrazione Trump di 20 milioni di americani immunizzati entro la fine dell’anno: al momento a fronte degli 11,45 milioni di dosi Pfizer e Moderna distribuiti dal governo federale, solo 2,13 milioni di americani hanno ricevuto l’iniezione. Il presidente difende la sua amministrazione e contrattacca: la responsabilità, twitta, è degli stati. “Sta a loro distribuire i vaccini una volta che sono stati consegnati dal governo federale. Non abbiamo solo sviluppato i vaccini ma li abbiamo anche consegnati agli stati. Biden ha fallito con la febbre suina!”, aggiunge.
Secondo alcune rilevazioni molti stati hanno usato solo una piccola quota delle fiale a loro consegnate: il Maryland il 10,9%, l’Ohio il 14,3% e l’Oregon il 15,3%. Lo Stato che finora ha fatto meglio è il North Dakota con il 52,4%. Di fronte a questa realtà Biden valuta un piano nazionale non solo di distribuzione ma di somministrazione del vaccino, così da aggirare inutili colli di bottiglia. La situazione è particolarmente difficile in California, dove lo stay-at-home è stato prolungato e dove gli ospedali sono costretti a usare tutto lo spazio a disposizione, inclusi le caffetterie e gli uffici, per ricoverare i pazienti.