I fatti
Apriamo quest’articolo in modo essenziale: ” Il Paese continua a evidenziare una complessa devoluzione socio/politica, con onerosi riscontri economici”. Parecchi segnali in negativo, purtroppo, ci danno ragione. Le assicurazioni e le promesse di dei nostri politici, nessuno escluso, non sortiranno risultati rilevanti. Il 2021, con tutti i suoi interrogativi, dovrebbe essere affrontato con coerenza; ma senza troppe illusioni. Gli eventi di questi ultimi mesi non ci hanno persuaso. Tanto che, ora, ci guardiamo bene dall’azzardare qualche ragionevole analisi sulle strategie dell’Esecutivo attuale e futuro.
Quello che si evidenzia è che tutti i partiti hanno preso atto di un ridimensionamento dei loro simpatizzanti. I tempi delle maggioranze” assolute” sono tramontati col secolo scorso. Il nostro futuro politico che potrebbe avere molteplici sviluppi. Elencare quali sarebbero, ci porterebbe lontano; ma senza vantaggi concreti. Da noi, purtroppo, le cose pubbliche continuano a muoversi al solito modo. Senza alleanze coese, ovviamente, non si governerà per il meglio. La pandemia non ha “favorito” nessuno.
La maggioranza Parlamentare, e l’Esecutivo che ne è stato partorito, dovrà affrontare una realtà sociale sempre meno condiscendente. Un successivo rafforzamento logistico dell’opposizione potrebbe essere il primo segnale della fine di un Governo figlio di un trapianto normativo che potrebbe minacciare il “rigetto”. Tutti i partiti dovranno chiarire le loro idee. Ora che la politica ha scoperto le sue carte. Sono anni, troppi anni, che tanti programmi si sono adatti alle aspirazioni governative di pochi. Le prospettive rimangono insufficienti e la volontà di cambiare resta ancora un’utopia. I fatti, di questi pochi giorni del nuovo anno ci hanno dato ragione.
Giorgio Brignola