MELBOURNE – “In questi primi giorni del 2021 si concretizzano finalmente le novità annunciate già da tempo per il visto 485 — Temporary Graduate Visa, che potrà essere richiesto ora anche se ci si trova all’estero e, per chi ne è già titolare, potrà essere esteso fino a 2 anni”. Siamo in Australia e a parlarne con l’agente d’immigrazione Emanuela Canini sono Francesca Valdinoci, Dario Castaldo e Massimiliano Gugole per SBS Italian, lo Special Broadcasting Service che diffonde notizie in lingua italiana in tutto il Paese.
“Il visto 485 è un visto temporaneo che permette agli studenti internazionali di vivere, studiare e lavorare in Australia dopo aver completato i propri studi. Il visto tradizionalmente andava richiesto quando lo studente si trovava ancora in Australia, ma questo obbligo è stato modificato.
Chi infatti al termine dei propri studi era andato all’estero per una vacanza o una visita in famiglia e si è ritrovato bloccato dopo lo scoppio della pandemia e la chiusura dei confini internazionali potrà ora presentare la richiesta per il visto anche dall’estero.
Dimostrando che si era fuori Australia a un certo punto tra il primo febbraio e il 19 settembre 2020, la richiesta per il 485 potrà essere ora presentata fino a 12 mesi dopo.
Il secondo visto 485 sarà disponibile agli studenti che hanno conseguito una qualifica di laurea o superiore alla laurea nelle zone regionali e la durata del nuovo visto dipenderà dalla zona di permanenza.
Chi ha studiato a Perth, Adelaide, Gold Coast, Sunshine Coast, Newcastle/Lake Macquarie, Wollongong/Illawarra, Canberra, Geelong e Hobart potrà ricevere un nuovo visto della durata di un anno, mentre un visto di due anni sarà disponibile per chi ha avuto sede in tutte le altre zone d’Australia.
Rimangono escluse le aree metropolitane di Sydney, Melbourne e Brisbane.
Quanto queste novità aiuteranno gli italiani? Purtroppo poco, in quanto statisticamente se studiano in Australia si fermano ai diplomi e le loro mete preferite sono sempre Melbourne e Sydney.
L’agente d’immigrazione Emanuela Canini aggiunge che anche altre modifiche recenti potrebbero avere un effetto limitato per gli italiani.
Il Victoria e il New South Wales hanno infatti riaperto il loro programma di Skilled Visa che offre uno sistema alternativo a quello principale federale per l’ottenimento di un visto che permette di vivere e lavorare in Australia.
La gamma di professioni disponibili è limitata, tutte improntate al settore sanitario, all’ingegneria e all’informatica, con qualche apertura nelle professioni agricole nel Victoria regionale.
Le occupazioni più diffuse tra gli italiani di recente immigrazione si concentrano perlopiù nella ristorazione e nell’edilizia e rimangono escluse da questa opportunità”.
Sul portale di SBS Italian è disponibile anche l’intervista-audio completa a Emanuela Canini, che ha discusso anche le novità che a luglio saranno introdotte per i visti Business.