Maeci: nuove regole per i cittadini italiani al rientro dal Regno Unito
ROMA– Considerato l’aggravarsi della situazione epidemiologica in Europa, la Farnesina, raccomandando a tutti i connazionali di evitare viaggi all’estero se non per ragioni strettamente necessarie, ha diramato un nuovo aggiornamento sulle norme per i cittadini italiani in rientro dall’estero. Si tratta in particolare di regole specifiche per il Regno Unito, ovvero Gran Bretagna e Irlanda del Nord, che dal 1° gennaio scorso non fanno più parte dell’UE.
“Regole specifiche per il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord
In caso di soggiorni o transiti nel Regno Unito nei 14 giorni antecedenti l’ingresso in Italia, quest’ultimo è consentito solamente a coloro che hanno la residenza anagrafica in Italia da data anteriore al 23 dicembre 2020 oppure che hanno un motivo di assoluta necessità (è necessario specificare nell’autodichiarazione il motivo del rientro presso la propria residenza oppure quello di assoluta necessità).
In questi casi, l’ingresso nel territorio nazionale è consentito secondo la seguente disciplina:
a) obbligo di presentazione al vettore all’atto dell’imbarco e a chiunque sia deputato ad effettuare i controlli, della certificazione di essersi sottoposte, nelle 72 ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale, ad un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone risultato negativo;
b) obbligo di sottoporsi ad un test molecolare o antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone, al momento dell’arrivo in aeroporto, porto o luogo di confine, ove possibile, ovvero entro 48 ore dall’ingresso nel territorio nazionale presso l’azienda sanitaria locale di riferimento. In caso di ingresso nel territorio nazionale mediante volo proveniente dal Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord, il tampone deve essere effettuato al momento dell’arrivo in aeroporto;
c) obbligo di sottoporsi, a prescindere dall’esito del test di cui alla lettera b), alla sorveglianza sanitaria e all’isolamento fiduciario per un periodo di quattordici giorni presso l’abitazione o la dimora, previa comunicazione del proprio ingresso nel territorio nazionale al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio.
L’equipaggio ed il personale viaggiante dei mezzi di trasporto di persone e merci non è tenuto all’obbligo di isolamento fiduciario (a meno che non compaiano sintomi di COVID), ma deve comunque sottoporsi ad un test molecolare o antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone, al momento dell’arrivo in aeroporto, porto o luogo di confine, ove possibile, ovvero entro 48 ore dall’ingresso nel territorio nazionale presso l’azienda sanitaria locale di riferimento.
In caso di soggiorni o transiti nel Regno Unito più di 14 giorni prima dell’ingresso in Italia, valgono le regole in vigore per i Paesi dell’elenco E (vedere il modulo allegato all’autodichiarazione, infra)”.
Considerato l’alto numero dei contagi in molti Paesi europei, precisa la Farnesina, “non si possono escludere future ulteriori restrizioni agli spostamenti che rischierebbero di complicare eventuali rientri in Italia. Analoghe problematiche di rimpatrio potrebbero verificarsi, con incidenza ben più grave, in caso di viaggi verso destinazioni extra-UE”.
La Farnesina ricorda infine che è disponibile all’indirizzo https://infocovid.viaggiaresicuri.it/ un questionario interattivo per verificare la normativa italiana in vigore in merito agli spostamenti da/per l’estero.