Il ministro Di Maio su “la Gazzetta del Mezzogiorno”:
CHE BELLA STORIA LE PORTE APERTE AGLI ALBANESI
BARI “Caro Direttore, gli inizi degli anni ’90 furono un periodo di drammatici cambiamenti per l’Albania. Il collasso di ciò che restava del regime comunista e dell’economia spinsero migliaia di albanesi, soprattutto i più giovani e istruiti, a scappare, emigrando e riappropriandosi di quella libertà che per troppo tempo gli era stata negata. Cade proprio in questi giorni il trentennale dei loro primi sbarchi qui in Puglia. Le immagini di quegli avvenimenti, con la folla ammassata su imbarcazioni di fortuna, rimarranno per sempre impresse nella memoria collettiva dei pugliesi e di tutti gli italiani”, scrive oggi il ministro degli Affari Esteri, Luigi Di Maio, su La Gazzetta del Mezzogiorno.
“Gli albanesi, dopo aver affrontato una navigazione tanto breve quanto insidiosa, arrivavano in Italia stremati. Guardavano al nostro Paese come un luogo meraviglioso, che per loro significava soprattutto opportunità e speranza di una vita di migliore.
Quanto seguì al loro approdo sulle coste italiane non fu sempre un percorso semplice, ma per la maggior parte significò ricevere accoglienza, ospitalità e spesso anche un lavoro. Dopo trent’anni, la straordinaria mobilitazione degli italiani – e dei pugliesi in particolare – nei confronti dei loro fratelli e sorelle dell’altra sponda dell’Adriatico resta motivo d’orgoglio. Sono convinto che si trattò di un importante contributo alla rinascita dell’Albania e al riscatto del suo popolo. Quel periodo, infatti, coincise anche con l’inizio del percorso di avvicinamento di Tirana all’Europa, che l’Italia e io personalmente, in questi mesi alla guida della Farnesina, abbiamo sempre sostenuto e incoraggiato.
Oggi abbiamo voluto ricordare e celebrare tutto questo, assieme al primo ministro albanese Edi Rama, che è anche un amico fraterno e sincero dell’Italia, e al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
Sono circa mezzo milione gli albanesi che vivono nel nostro Paese, fornendo un contributo straordinario al suo sviluppo economico, sociale e culturale. Sono anch’essi protagonisti di una relazione – quella tra Italia e Albania – destinata a rimanere speciale.
La sua eccezionalità e vitalità è anche nei numeri dell’interscambio commerciale: sebbene il 2020 sia stato un anno particolarmente difficile a causa della pandemia di COVID-19, l’Italia si è confermata di gran lunga il primo partner dell’Albania con il 31,4% delle transazioni per un valore di circa 2,2 miliardi di euro, pari al 20% dell’intero PIL albanese.
Proprio il fronte della lotta contro il COVID-19 ha confermato una volta di più la profonda amicizia che ci lega e che si è manifestata in molteplici e generose forme di reciproca assistenza nel momento del bisogno.
Il legame tra Italia e Albania è intenso e straordinario. Sono felice di celebrarlo oggi qui con voi”
Aise