L’Ambasciatrice Tardioli a ‘Farnesina per le imprese’

L’Ambasciatrice Tardioli a ‘Farnesina per le imprese’

L’AUSTRALIA E IL CORAGGIO DI GUARDARE LONTANO

“Nonostante la distanza, i legami tra Australia e Italia sono fortissimi. Anche grazie alla lunga storia di emigrazione, l’influenza culturale è molto presente, ben visibile. Gli australiani amano la creatività, la raffinatezza e l’autenticità del made in Italy e sono affascinati dal vivere all’italiana”. Sono alcuni degli stralci dell’intervento dell’ambasciatrice d’Italia a Canberra, Francesca Tardioli, ospite ieri del podcast #FarnesinaXleImprese.
Nel corso del suo intervento – che si può ascoltare a questo link – l’ambasciatrice Tardioli ha ricordato che, “Paese G-20, l’Australia è una delle economie più solide al mondo, con un Prodotto Interno Lordo che è cresciuto senza interruzioni per 29 anni. Nel 2020 il Paese ha sperimentato una importante contrazione dell’economia a causa dell’emergenza pandemica, ma i dati più recenti mostrano già chiari e misurabili segni di ripresa. Come evidenziato dalla Banca Mondiale, l’Australia offre ampie garanzie agli investitori stranieri: 5^ per rispetto dei contratti, 8^ per accesso al credito bancario e tra i primi 10 Paesi per legislazione societaria, chiarezza delle procedure, digitalizzazione e semplificazione dei servizi alle imprese”.
L’Italia, ha proseguito Tardioli, “con una bilancia commerciale in positivo per circa 4 miliardi di euro” è “l’undicesimo Paese fornitore, il secondo tra quelli dell’UE. Radicata è inoltre la presenza di grandi gruppi industriali italiani e di altre realtà imprenditoriali di più piccole dimensioni, ma all’avanguardia quanto a tecnologia ed innovazione. Secondo i dati più recenti, sono circa 210 le aziende italiane in Australia, presenti in quasi tutti i settori: energetico – soprattutto energie rinnovabili -, ingegneristico, cantieristica, infrastrutture e costruzioni, moda e lusso, automotive, fitness, oltre naturalmente al food and beverage”.
”La recente apertura a Sydney della filiale corporate di Intesa San Paolo è un’ulteriore conferma della rilevanza dell’Australia nel contesto dell’Indo-Pacifico”, ha osservato l’ambasciatrice. “Molte aziende scelgono infatti questo Paese come base per espandersi nell’area, sfruttando le facilitazioni concesse dagli accordi di libero scambio di cui l’Australia è parte. Accordi che hanno contribuito positivamente alla liberalizzazione degli investimenti, all’aggiornamento della legislazione in materia di proprietà intellettuale, allo sviluppo dell’e-commerce”.
“L’Australia guarda con grande interesse anche all’Europa”, ha proseguito Tardioli. “L’interscambio commerciale vale oggi circa 50 miliardi di euro, destinati a crescere in maniera significativa. Si trova infatti ad uno stadio avanzato la trattativa, iniziata a giugno 2018 per un Accordo di libero scambio con l’Unione Europea. Quest’ultimo mira alla riduzione e, laddove possibile, alla totale eliminazione di tariffe doganali per merci e servizi, alla facilitazione degli investimenti, alla protezione delle denominazioni geografiche dei prodotti, al superamento delle esistenti barriere fitosanitarie. Il Paese ha inoltre annunciato un percorso di rinnovamento del tessuto produttivo attraverso un piano da 950 mln di Euro per il rilancio dell’industria manifatturiera. Grande attenzione da parte del Governo federale è riservata anche alla rete infrastrutturale. Circa 70 miliardi di Euro verranno investiti nei prossimi 10 anni per incrementare la connettività e rispondere alle necessità di trasporto delle merci”.
Quanto infine all’industria aerospaziale, come ha sottolineato Tardioli, “è una delle più diversificate, dinamiche e in espansione: si stima una crescita del suo fatturato fino a 8 miliardi di euro entro il 2030. L’Agenzia Spaziale Australiana è stata istituita solo due anni fa con l’obiettivo di renderla competitiva a livello internazionale in tempi celeri. Anche grazie al Memorandum di intesa di cooperazione firmato tra l’Agenzia Spaziale Italiana e quella australiana, si tratta di un settore che offre ottime opportunità alle aziende italiane”.
Concludendo, Francesca Tardioli ha ricordato che le nostre imprese in Australia, oltre all’Ambasciata nella capitale Canberra, possono contare anche su “una rete consolare ben articolata e presente in modo capillare in tutti i principali centri di business”: Sydney e Melbourne, con i due Consolati Generali, e Perth, Adelaide e Brisbane, con i tre Consolati. “In Australia sono presenti anche l’ICE, (Istituto Commercio Estero) e l’ENIT (Ente Nazionale Italiano Turismo), cui si aggiungono quattro Camere di Commercio diffuse sul territorio. Si tratta di risorse di grande importanza”, ha concluso l’ambasciatrice Tardioli, “per affiancare e accelerare i percorsi di internazionalizzazione delle imprese italiane in Australia”. 

(aise)

Redazione

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