I terremoti che stanno scuotendo il Pacifico, tra allerta tsunami ed evacuazioni
Le sirene dell’allerta tsunami hanno risuonato in Australia, Nuova Zelanda, Nuova Caledonia, Vanuatu e Perù a seguito di un insieme di potenti terremoti che hanno scosso l’Oceano Pacifico nelle ultime 24 ore. Le scosse, con una magnitudo tra 6.9 e 8.1, sono state registrate soprattutto a largo dell’isola settentrionale della Nuova Zelanda mentre, quello più potente, vicino alle isole Kermadec, a mille chilometri dalle coste dell’arcipelago kiwi.PUBBLICITÀ
Pur senza registrare danni ingenti o feriti, le autorità di alcuni di questi Stati hanno preferito far scattare i piani di evacuazione. Gli abitanti delle città lungo le coste sono stati invitati ad abbandonare la loro casa per dirigersi verso l’entroterra. L’intera città neozelandese di Opotiki, circa 4mila persone, è stata completamente svuotata in poche ore.
La guardia costiera, inoltre, ha ordinato a centinaia di barche che si trovavano al largo di dirigersi, per precauzione, verso acque più profonde. L’insieme delle scosse sismiche ha dato vita a un cluster insolitamente forte anche per l’anello di fuoco del Pacifico, dove le placche tettoniche della Terra si scontrano.
Gli allarmi tsunami sono stati revocati in diverse isole del Pacifico permettendo a decine di migliaia di sfollati di tornare a casa. Alcuni casi di disidratazione sono stati segnalati a Tahiti a causa delle lunghe code di automobili, sciolte solo dopo molte ore, che si sono formate nelle strade dell’isola.
Le onde più rilevanti, poco più di un metro, sono state individuate nelle isole Loyalty della Nuova Caledonia mentre alcune testimonianze nella capitale di Vanuatu, Port Vila, hanno raccontato di aver assistito all’arrivo di alcune onde, leggermente più alte del normale, che hanno invaso il lungomare e parte del marciapiede.
Il Pacific Tsunami Warning Center ha detto che la minaccia non si e’ conclusa completamente. “In media, un terremoto di magnitudo otto o più grande si verifica solo una volta all’anno in tutto il mondo – ha detto Adam Pascale, capo scienziato della ESS Earth Sciences – quindi questo è un terremoto significativo e ad una profondità e magnitudo in grado di generare potenzialmente uno tsunami”.
I fenomeni delle ultime ore hanno spaventato la popolazione della Nuova Zelanda che ha recentemente commemorato il decennale della catastrofe di Christchurch quando, una scossa di magnitudo 6,3, provoco’ 185 morti.
Agi