Quale rilancio?
Di Giorgio Brignola
Alle porte della primavera, il piano per tentare di tutelare il futuro delle famiglie italiane è ancora poco chiaro. Il Decreto Salva Italia mette solo a fuoco un’emergenza che questo Esecutivo dovrà concretamente, accertare e quantificare. Non esiste, almeno per ora, una formula efficace per garantire una priorità ai problemi correlati alla famiglia e, in generale, agli italiani. E’ giunto il tempo d’investire per il futuro. La necessità è più che evidente; mancano, però, i segnali di una manovra applicativa. Dietro la grave crisi occupazionale e di liquidità, ci sono le famiglie che non riescono più a coniugare il pranzo con la cena. Le risorse del Paese non sono state mai sufficienti alla bisogna. Ora, però, ci sono delle priorità che dovrebbero avere la precedenza. In primo luogo, si dovrebbe attivare un meccanismo di sostegno economico a fondo perduto che tenga conto del numero dei membri del nucleo familiare. Se non si provvederà entro l’anno, accanto al perdurare di questa Pandemia, ci sarà il rischio di una povertà non più compensabile con interventi dell’”ultima ora”. Per tentare di “rilanciare” il Paese, c’è da mettere in primo piano i bisogni degli italiani e delle loro famiglie. Solo investendo in un”Fondo Famiglia” si potrebbe tentare di tamponare una situazione che ha evidenziato, da subito, tutta la sua gravità. Il Decreto “Salva Italia” ha da tenere conto delle necessità primarie degli italiani. Perché se mancheranno le indispensabili risorse, la Povertà si affiancherà alla Pandemia. Un binomio che, da subito, abbiamo voluto non sottovalutare. Nell’interesse del Paese.
Giorgio Brignola
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