Bolla di viaggio tra Australia e NZ
Di Carlo Oreglia Elisabetta Merati Maurizia Tinti
“Dalla nuova bolla di viaggio tra Australia e Nuova Zelanda alla recente lista delle occupazioni in NSW, ecco le ultime novità dal mondo dell’immigrazione Down Under”. A riportarle è un articolo e il relativo approfondimento video a firma di Carlo Oreglia, Elisabetta Merati e Maurizia Tinti, pubblicati sul portale di SBS Italian, lo Special Broadcasting Service che diffonde notizie in lingua italiana in tutto il Paese.
“Martedì la prima ministra neozelandese Jacinda Ardern ha annunciato l’inizio della nuova bolla di viaggio tra Australia e Nuova Zelanda. Dal 18 aprile si potrà infatti viaggiare da un Paese all’altro senza obbligo di quarantena.
Ciò è valido anche per chi possiede un visto temporaneo?
“Non escludo che tutte le persone presenti in Australia da almeno 14 giorni potranno andare in NZ, e non è specificato da nessuna parte che sia un privilegio solo dei cittadini australiani o dei residenti permanenti. Quindi presumo che anche chi ha un visto temporaneo si possa recare in NZ”, ha risposto l’agente d’immigrazione Emanuela Canini.
Sul sito del governo neozelandese si legge che chi non è un cittadino australiano dovrà richiedere un visto o un permesso di viaggio per entrare nel Paese. “A maggior ragione – continua Canini – direi che anche chi non è cittadino australiano può recarsi in Nuova Zelanda e dubito altamente che ci siano differenze tra residenti temporanei e permanenti”.
Sarà quindi possibile recarsi in NZ per richiedere un altro visto dall’estero?
Questa è una prassi comune e riguarda coloro a cui è stato rifiutato un visto e ne è conseguito un appello al tribunale, il visto attuale è scaduto e si ha un Bridging Visa in attesa dell’udienza.
I tempi per le udienze sono lunghissimi, a seconda dei casi anche fino a due anni e mezzo, e nel frattempo queste persone non possono richiedere nessun altro visto, tranne pochissime eccezioni, mentre si trovano in Australia.
Viaggiare al di fuori dei confini nazionali permetterebbe di evitare questo cavillo e poter fare un nuovo visto, che teoricamente potrebbe essere approvato dopo che il richiedente è tornato in Australia.
Il problema tuttavia non è uscire, ma entrare in Nuova Zelanda in quanto è necessario avere un visitor visa o un permesso di viaggio, il cosiddetto NZeTA (NZ Electronic Travel Authority), e il Paese ha sospeso la maggior parte dei visti, salvo certe categorie, durante la pandemia.
“Bisognerà vedere se all’apertura di questa via aerea sicura anche il sistema dei visti verrà sbloccato, altrimenti non ci sarà nessuna utilità per chi spera di andare a richiedere un visto australiano da fuori”, ha spiegato Emanuela Canini a SBS Italian”.