De chiara :in Italia non esiste un’istituzione come il Cenart
Anche il pubblico messicano potrà sentirsi partecipe delle vicende e della storia di uno dei più grandi maestri dell’arte italiana e mondiale: continua il tour internazionale della grande mostra multimediale “Magister Raffaello”, ideata in occasione della celebrazione dei 500 anni dalla morte di Raffaello e curata dallo storico dell’arte Claudio Strinati, con la co-curatela di Federico Strinati, che è stata inaugurata ieri (sabato 17 aprile per chi legge, ndr) per la sua terza tappa nella prima delle due sedi messicane, il Centro Nacional de las Artes (Cenart) di Città del Messico (dal 18 aprile al 30 maggio). La mostra potrà essere visitata anche al Parque Guanajuato Bicentenario di Silao, nello Stato di Guanajuato, dal 9 maggio al 9 agosto”.
È quanto riferisce un articolo pubblicato ieri dal portale bilingue per gli italiani in Messico Puntodincontro.mx.
“Terza mostra della collana Grandi Maestri (dopo “Magister Giotto” e “Magister Canova”) di Magister Art, “Magister Raffaello” racconta le opere e la vita dell’artista urbinate sfruttando le potenzialità di strumenti tecnologici sofisticati, al fine di garantire una vera esperienza cognitiva totale che mira all’inclusività e alla partecipazione di pubblici eterogenei.
Hanno partecipato alla cerimonia di inaugurazione Ángeles Castro Gurría, vicedirettrice generale del Cenart, Luigi De Chiara, ambasciatore italiano in Messico, Gianni Vinciguerra, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, e Selena Russo, direttrice di produzione di Magister Art.
“Il Centro Nacional de las Artes è un’organizzazione che dovrebbe esistere anche in altri Paesi”, ha detto De Chiara, “in Italia non abbiamo niente di simile e siamo molto invidiosi che qui si possa contare su un istituzione così potente nel settore dell’arte e della cultura. Questo atto non è semplicemente l’apertura di una mostra, ma anche una dimostrazione simbolica di rinascita e siamo orgogliosi di essere i primi dall’inizio della pandemia a inaugurare in modo presenziale una manifestazione artistica”.
Nelle due sedi messicane la mostra avrà per ciascuna un format distinto: al Centro Nacional de las Artes l’allestimento è integrato in un innovativo exhibition design Magister ArtBox per una fruizione fisica che si focalizza attorno a 6 opere di Raffaello. Al Parque Guanajuato Bicentenario sarà invece sperimentale per una fruizione interamente digitale, dove la narrazione aumentata metterà lo spettatore al centro di un viaggio, quello della vita del grande maestro rinascimentale, ripercorso nelle città delle grandi committenze di Raffaello attraverso le sue opere più significative.
Sebbene l’ingresso alla mostra sia gratuito, l’accesso è limitato.
La prenotazione è obbligatoria (a questo link), nell’ambito delle misure sanitarie per il Covid-19. L’entrata è consentita solo a 15 persone ogni 15 minuti, per cui ogni giorno i visitatori saranno circa 420, dal giovedì alla domenica, dalle 10:00 alle 17:30”.