Cgie : serve una svolta,il governo ci ascolti
Il governo indichi quali iniziative intende prendere per portare avanti politiche efficaci per gli italiani nel mondo. Lo chiede il Consiglio generale degli italiani all’estero, guidato da Michele Schiavone, che venerdì scorso ha avuto un primo incontro con il sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, sugli indirizzi del governo in tema di emigrazione.
Il Cgie lamenta “scarsa attenzione” per il mondo della rappresentanza italiana all’estero e si aspetta “una svolta” nelle politiche per i connazionali che vivono fuori dall’Italia (circa 6 milioni registrati all’Aire a cui si aggiungono tra i 60 e gli 80 milioni di italo-discendenti). “Le nostre aspirazioni sono state soffocate da una politica cieca e da un governo che non tiene conto di questo mondo, parte integrante di qualcosa di molto più complesso a cui si deve dare attenzione”, afferma Schiavone in una conferenza stampa convocata il 27 aprile dopo l’incontro con Della Vedova, a cui il Cgie chiede di “inserire l’argomento tra le priorità del governo per farne un momento di rilancio della presenza degli italiani nel mondo”.
“Se l’Italia sarà rilanciata – sottolinea Schiavone – abbiamo l’obbligo di rilanciare anche le politiche per gli italiani all’estero, che non vanno interpretate in maniera marginale ma come il fulcro della vita delle comunità diffuse in tutto il mondo, che danno un apporto straordinario al Sistema Italia”. Quello che il Cgie si aspetta dal governo è “un’iniziativa dialogante e di indirizzo che ci possa far conoscere le intenzioni a livello complessivo” sugli italiani all’estero.
“Serve passare dalla teoria alla prassi, ci aspettiamo che il governo indichi quali sono le iniziative che intende prendere”, ribadisce Schiavone ricordando che nel Piano di ripresa e resilienza che il premier Draghi sta presentando alle Camere “non c’è nessun riferimento alle politiche per gli italiani all’estero: un argomento che non viene trattato nella maniera in cui auspichiamo e vorremmo”.(9 colonne)