Vaccini : giovani e rete consolare
Sul fronte sanità, Schiavone ricorda l’impegno del Cgie nel sostenere gli italiani all’estero in difficoltà e si sofferma sulla recente ordinanza firmata dal commissario per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, che permette la somministrazione del vaccino anti-Covid ai cittadini iscritti all’Aire che sono temporaneamente in Italia: “Siamo stati sollecitati più volte in questo senso e l’ordinanza è stata firmata: un lavoro felice che abbiamo svolto insieme ad alcuni parlamentari eletti all’estero”.
A Della Vedova il Cgie ha ribadito anche l’urgenza di convocare la Conferenza Stato-Regioni-Province autonome-Cgie (che non si svolge da oltre dieci anni e che ha il compito di indicare le linee programmatiche per la realizzazione delle politiche per le comunità italiane all’estero) e la necessità di “interventi sulla rete consolare: di digitalizzazione, semplificazione dei processi e di un sostegno aggiuntivo soprattutto per quanto riguarda le risorse umane.
La Farnesina deve investire nella digitalizzazione – chiosa Schiavone – per accelerare il lavoro negli uffici”. Un’attenzione particolare è stata rivolta anche ai giovani: “Parlare di politiche giovanili senza coinvolgere gli italiani all’estero è una miopia, serve una governance che permetta ai giovani di attrezzarsi di un bagaglio per essere competitivi all’estero e per acquisire le best practice da riportare in Italia.
E’ umiliante avere a che fare con sordi che non vogliono capire quali sono le esigenze: come esiste un Osservatorio per i giovani in Italia, abbiamo bisogno di un Osservatorio o di un’Agenzia in giro per il mondo, un punto di riferimento – conclude Schiavone – per dare delle aspettative ai giovani che spesso cercano il loro futuro altrove. Devono essere create condizioni nuove affinché chi parta lo faccia con consapevolezza”.(9colonne)