L’atletica piange il saltatore Talotti
Il mondo dello sport piange la prematura scomparsa di Alessandro Talotti. L’ex saltatore azzurro, 40 anni, combatteva da mesi contro il male: si è spento a Udinese, circondato dall’amore della moglie, la pattinatrice triestina Silvia Stibilj, e del piccolo Elio di sei mesi.
Il mondo dell’atletica, guidato dalla Federazione del Presidente Mei, si è stretto al dolore della famiglia, ricordando la grandezza dell’uomo e dell’atleta: il suo 2,32 realizzato a Glasgow, in maglia azzurra, in un fine gennaio del 2005, ha rappresentato l’apice tecnico della sua carriera, contraddistinta da due partecipazioni ai Giochi Olimpici (con il dodicesimo posto finale di Atene 2004), ed il podio sfiorato agli Europei di Monaco 2002.
Dopo l’esperienza agonistica, mille iniziative: l’impegno nello sport che prende la strada della dirigenza (consigliere federale nel quadriennio 2012-2016) con il ruolo – nel quale era stato recentemente confermato – di Delegato CONI di Udine. Il presidente del CONI, Giovanni Malagò, a nome della Giunta, del Consiglio Nazionale, interpretando il sentimento dell’intero movimento, si è unito al cordoglio della famiglia, piangendo la perdita di un grande interprete dello sport e di un portabandiera dei valori che lo rendono grande, anche nella veste di delegato provinciale e di rappresentante delle istanze del territorio.
“Con i tuoi salti ci ha regalato tante emozioni. Oggi, purtroppo, un grandissimo dolore. Sei volato troppo in alto, ma resterai per sempre con noi, uno di noi. Ciao, Alessandro”. © 9Colonne