L’On. Francesca La Marca da Sannicandro di Bari in Canada alla Camera dei Deputati
Come figlio di pugliesi nato e cresciuto negli Stati Uniti ho il grande piacere di intervistare, per conto di RADICI, http://www.progetto-radici.it, l’On Francesca La Marca nata a Toronto (Canada), città in cui vive, nativa per parte di mamma di Sannicandro di Bari e con padre siciliano di Delia (Caltanissetta).
Unica parlamentare Italo – Canadese eletta nel Parlamento italiano, si è formata in un ambiente multiculturale, come quello canadese, ha conseguito la laurea in lingue (italiano e francese) e filosofia, master e PhD in letteratura francese presso l’Università di Toronto, dove ha anche svolto attività di docente. Molto vicina al mondo associazionistico in qualità di presidente della Sicilian Cultural Society of Canada e membro esecutivo del College of Electors, una commissione governativa dell’Università di Toronto.
Dal 2014 è componente della Fondazione Italia USA, di cui è consigliere. Alle elezioni politiche del 2013 viene eletta alla Camera dei Deputati, nella circoscrizione ESTERO C (America Settentrionale e Centrale) nelle liste del Partito Democratico, in virtù delle 8.500 preferenze personali.
È la prima volta che un’italiana di seconda generazione viene eletta al Parlamento. Alle elezioni politiche del 2018 viene rieletta alla Camera dei Deputati. Da componente della Commissione affari esteri e comunitari della Camera dei Deputati ha sostenuto misure in favore degli italiani all’estero attraverso disegni di legge, e altri atti parlamentari come interrogazioni, interpellanze e mozioni. Questa intensa attività parlamentare ha consentito di destinare notevoli risorse in favore degli italiani all’estero.
Intervista:
Onorevole, sono un membro dell’Associazione Triggianesi di Puglia nel Mondo (As.TRI) iscritto all’Albo delle Associazioni Pugliesi nel Mondo della Regione Puglia, e ho la grande passionedi conoscere nel dettaglio le esperienze dei tanti “Figli di Puglia” (come fummo chiamati dal ex. Presidente Nicki Vendola all’inaugurazione del progetto “I TRE COLORI DELL’EMIGRAZIONE” (https://www.youtube.com/watch?v=e6LY8rRfaJo&t=21s ) sparsi nei vari continenti. Io sono nato e cresciuto a Chicago (USA) dove nel lontano 1905 all’età di 18 anni mio nonno arrivò da Triggiano per trovare una nuova vita oltremare. Infatti grazie ai tanti Triggianesi emigrati nel Midwest americano, c’è uno splendido “ Sister City Bond “tra Addison Ill e appunto Triggiano cosi’ come altri paesi pugliesi impegnati nel “Sister City” : Turi – Roeser (Lussemburgo), Capurso – Schiller Park (USA), Casarano – Charleroi (Belgio) e Molfetta – Hoboken (New Jesrsey)
Lei è molta sensibile al mondo associazionistico, quindi, conosce la realtà delle comunità dei pugliesi all’estero.Ci racconta la storia di sua madre che ha lasciato la natia Sannicandro di Bari per il Canada?
Come tu ben sai, ci sono tante comunità di pugliesi all’estero. Tanti Triggianesi ad Addison, Capursesi a Schiller Park nell’Illinois e tanti Sannicandresi a Toronto nel Canada.Quindi anche mia madre, che aveva alcuni suoi famigliari che si erano trasferiti nel Nord America, decise così. Dopo le difficili pratiche burocratiche, ossia il famoso “Foglio di via” o l’Atto di richiamo”, ebbe la possibilità insieme ai miei zii di raggiungere mio nonno e altri parenti.
Mia madre all’epoca era molto giovane addirittura non ancora maggiorenne ed iniziò una nuova vita in una città completamente diversa da Sannicandro in quanto a cultura e modo di intendere i rapporti sociali. Ovviamente anche conoscere una nuova lingua e vivere in un clima invernale molto rigido fu piuttosto difficile.
I ricordi della sua infanzia e il “primo contatto” con la Puglia
E stata indubbiamente un’emozione indescrivibile il primo contatto con la Puglia e il paese di cui mia madre e i miei parenti mi parlavano ogni giorno, Sannicandro di Bari.
Ricordo la prima volta che andai a Bari ad osservare il lungomare, il centro storico, il centro. Mi colpiva l’incredibile differenza dell’accento.
Mi chiedevo: possibile che tra Sannicandro e Bari si parlano due lingue così diverse? Non ricordo con esattezza quale possa essere stato il mio primo “contatto”!
Posso dirti che ricordo di essere andata a Sannicandro da bambina d’estate e per la prima volta poi, da sola, a 15 anni.
Cosa ha provato la prima volta che è venuta in Puglia a visitare Sannicandro?
Di stare a “casa mia” essendo figlia di una Pugliese nata e cresciuta a Sannicandro di Bari i cui rapporti famigliari e personali non si sono mai interrotti, cosi come i forti legami con la “mia” terra di origine, la sua cultura, le sue tradizioni e i suoi sapori, le sue bellezze paesaggistiche, il “background” storico culturale, il mare gli uliveti e il buon cibo.
Ci sono profumi e sapori che rimangono per sempre come la genuinità dei paesani. La voglia di stare insieme con i miei cugini, la Festa Patronale di San Giuseppe. Un ricordo ancora oggi stabilmente inciso nel mio cuore. Un evento che la “nostra” comunità’ celebra annualmente con sentita partecipazione. Lo splendore della Chiesa “Madre” (Maria Assunta) Anche per i tanti amici che vivono lontani da Sannicandro la Festa di San Giuseppe rappresenta un momento di incontro, di condivisione di amicizia, insieme alla festa dell’Emigrato, due momenti significativi e molto importanti della nostra comunità.
Belli da vedere l’incontro dei paesani nella Piazza Unità di Italia, autentico cuore del paese, il Castello Normanno Svevo vero pezzo di storia all’interno del Centro Storico e anche il rituale della Pasquetta alla Madonna di Torre in periferia.
Sannicandro è stata anche una testimonianza del bombardamento del 1943 ottenendo il titolo di Medaglia d’Argento al valore Civile.
E poi quella quiete pomeridiana che in una città come Toronto è praticamente impossibile provare. Senza dubbio l’amore di mia madre per la sua terra, che ha letteralmente trasmesso a me e a mio fratello, ha contribuito a mantenere saldo il legame.
Le tradizioni pugliesi sono ancora molto vive nelle varie comunità?
Le tradizioni pugliesi grazie alle varie associazioni sono ricche di iniziative. Vedo le comunità di Bitetto e di Modugno che riescono ad organizzare eventi che tengono vive la tradizione pugliese. Speriamo che questo Covid vada via per sempre e tutti quanti noi torniamo alla normalità sperando che possa essere un anno di rinascita per tutti. Il Cuore di Puglia batte nel Mondo.
Attualmente ritiene che si possa realizzare l’idea di essere cittadini del mondo preparandosi fin dalla più giovane età a vivere in un mondo globalizzato?
Il fenomeno della globalizzazione è un fenomeno molto complesso, abbiamo una globalizzazione a livello economico, che prevede scambi commerciali e di beni in tutto il mondo, una globalizzazione di tipo culturale dovuta alla migrazione delle persone da un paese all’ altro.
Certo è un sogno che gli abitanti della Terra formino un unico popolo, con diritti e doveri comuni, indipendentemente dalla nazionalità di appartenenza ma sono convinta che per il bene dell’Italia e per la sua buona immagine nel mondo è importante già dalla giovane età conoscere il mondo che è attorno a noi.
Dobbiamo essere orgogliosi della nostra cultura ma soprattutto della nostra Italianità! La presenza linguistica italiana nel mondo deve essere potenziata così il sostegno al ruolo dell’associazionismo.
Ma per arrivare a questo è necessario unire le forze, sia pure nel rispetto delle reciproche differenze, non dividerle, costruire una più solida strada comune, non andare ciascuno per la sua strada.
Un grande grazie alla “Sannicandrese” Francesca La Marca con la speranza di rivederci subito nella nostra bella Puglia.
John Rocco Ferrara*
*Tecnico MIUR Autore dei Progetti: “We crossed the great ocean” – Parte il Triggianese 1905-2005 Regione Puglia “Interventi in favore dei Pugliesi nel Mondo” L.R. 23/2000 art.10 Piano 2008 “L’ESPOIR DANS LA VALISE….Marcinelle” L’emigrazione Pugliese in Belgio Regione Puglia “Interventi in favore dei Pugliesi nel Mondo” L.R. 23/2000 art.10 Piano 2010