UE,Gentiloni : è ora di ripensare il fisco
Oggi la Commissione europea ha adottato una comunicazione sulla tassazione delle imprese al fine di promuovere un sistema fiscale robusto, efficiente ed equo nell’Unione europea.
La comunicazione, che tiene conto dei progressi compiuti in sede di discussione del G20/OCSE sulla riforma fiscale globale, delinea una visione sia a breve che a lungo termine per sostenere la ripresa dell’Europa dalla pandemia di Covid-19 e per garantire entrate pubbliche adeguate nei prossimi anni.
Mira a creare un contesto imprenditoriale equo e stabile, in grado di potenziare una crescita sostenibile che sia fonte di occupazione nell’UE e aumentare la nostra autonomia strategica aperta. “È ora di ripensare alla tassazione in Europa.
Mentre le nostre economie stanno passando a un nuovo modello di crescita, supportato da NextGenerationEU, anche i nostri sistemi fiscali devono adattarsi alle priorità del 21° secolo – ha detto il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni – Il rinnovo delle relazioni transatlantiche offre l’opportunità di compiere progressi decisivi verso una riforma fiscale globale. Dobbiamo lavorare per cogliere questa opportunità, garantendo al contempo che un accordo internazionale protegga gli interessi fondamentali dell’Europa.
Oggi stabiliamo come sarà attuato un accordo globale nell’UE e gli altri passi che intraprenderemo nei prossimi tre anni per aumentare la trasparenza fiscale e aiutare le piccole e grandi imprese a riprendersi, crescere e investire”.
In primo luogo, entro il 2023 la Commissione presenterà un nuovo quadro di riferimento per la tassazione delle imprese nell’UE che ridurrà gli oneri amministrativi, eliminerà gli ostacoli fiscali e creerà un contesto più favorevole alle imprese nel mercato unico.
Il quadro di riferimento “Business in Europe: Framework for Income Taxation” (Imprese in Europa: quadro per l’imposizione dei redditi, denominato anche “BEFIT”) costituirà un codice unico della tassazione delle imprese per l’UE consentendo una più equa allocazione dei diritti di imposizione fra Stati membri. BEFIT diminuirà gli oneri amministrativi, ridurrà i costi di conformità, minimizzerà le possibilità di elusione fiscale e sosterrà l’occupazione nell’UE e gli investimenti nel mercato unico. Sostituirà la proposta in sospeso relativa a una base imponibile consolidata comune per l’imposta sulle società, che sarà ritirata.
La Commissione avvierà una riflessione più ampia sul futuro dell’imposizione nell’UE, che nel 2022 culminerà in un simposio fiscale sul tema “struttura dei sistemi fiscali dell’UE in prospettiva del 2050”.
In secondo luogo l’odierna comunicazione definisce un’agenda fiscale pratica per i prossimi due anni, con misure intese a promuovere gli investimenti produttivi e l’imprenditorialità, a tutelare meglio le entrate nazionali e a sostenere le transizioni verde e digitale. Questo si basa sull’ambiziosa tabella di marcia stabilita nel piano d’azione in materia fiscale, presentato dalla Commissione l’estate scorsa. Tra le misure si segnalano: garantire una maggiore trasparenza pubblica proponendo che alcune imprese di grandi dimensioni attive nell’UE pubblichino le loro aliquote fiscali effettive. Il ricorso abusivo alle società di comodo sarà contrastato anche con nuove misure anti-elusione; sostenere la ripresa riassorbendo la distorsione a favore del debito nella vigente imposizione delle società, che tratta in modo più favorevole il finanziamento delle imprese tramite debito rispetto al finanziamento tramite capitale. La proposta mirerà a incoraggiare le imprese a finanziare le attività mediante capitale proprio anziché mediante l’emissione di debito. In terzo luogo, la Commissione ha adottato anche una raccomandazione sul trattamento nazionale delle perdite. La raccomandazione invita gli Stati membri ad autorizzare il riporto delle perdite per le imprese almeno all’esercizio fiscale precedente. Questo si tradurrà in un vantaggio per le imprese che erano redditizie negli anni precedenti la pandemia, consentendo loro di compensare le perdite subite nel 2020 e nel 2021 con le imposte pagate prima del 2020. La misura sarà particolarmente favorevole per le PMI. (red – 18 mag)(© 9Colonne – citare la fonte)