Carfagna: i giovani si aiutano con il lavoro
Intervistata da La Stampa, il ministro per il Sud, Mara Carfagna, boccia l’idea di Enrico Letta di creare un fondo per i giovani con una tassa di successione sui grandi patrimoni. “Qualcuno – spiega la rappresentante dell’esecutivo – ha fatto i conti: per sostenere quella proposta dovrebbero morire ogni anno 120mila super-ricchi lasciando eredità sopra i 5 milioni di euro. Vi sembra possibile?”.
Meglio dunque tutelare i giovani “col lavoro, il riconoscimento del merito e degli stessi diritti di cittadinanza. Istruzione e formazione di qualità, servizi, accesso alla casa. La diseguaglianza tra Nord e Sud è intollerabile: per questo mi sto impegnando nella riforma dei Livelli minimi di prestazione (Lep), mai introdotti nonostante la Costituzione obblighi a farlo”.
Sulla mini-proroga dei licenziamenti, Carfagna assicura che “il governo non è rimasto a metà del guado, ha cercato di contemperare interessi tutti legittimi: quelli dei lavoratori e quelli delle imprese, che poi sono le realtà che creano lavoro. A settembre la campagna vaccinale avrà permesso il ritorno a consumi, investimenti e a un’attività produttiva sostenuta”. Ottimismo della volontà?
“No, della ragione. Le imprese avranno un set di regole per la ripartenza, dal nuovo contratto di rioccupazione ai contratti di solidarietà al 70% per 26 settimane. Non basta, lo sappiamo, ma nulla sarà sufficiente finché non archiviamo la pandemia. La vera sfida, dopo, sarà la riforma degli ammortizzatori sociali e del fisco”. © 9Colonne