La Germania frena sui migranti, no di Cdu e Spd alla redistribuzione automatica
I due partiti della maggioranza non ritengono che i numeri degli sbarchi giustifichino l’assistenza all’Italia invocata dall’Ue. Sì invece da Verdi e liberali. Salvini e Meloni critici: Parigi e Berlino non ci aiutano .
Gelo dalla Germania sulla richiesta dell’Ue di aiutare l’Italia nell’emergenza sbarchi con una redistribuzione automatica dei migranti: dai gruppi al Bundestag dei due partiti della maggioranza, Cdu/Csu e Spd, è arrivato un no all’appello lanciato dalla Commissaria Ue Ylva Johansson, che in seguito all’arrivo di oltre 2000 profughi a Lampedusa in sole 24 ore aveva chiesto agli Stati membri di sostenere l’Italia nell’accoglienza. Dall’opposizione diversi esponenti di Verdi e liberali si sono invece detti favorevoli, riferisce la Welt. Il quotidiano tedesco peraltro precisa che non è ancora nota quale sia la posizione del governo tedesco a questo riguardo: “Il ministero dell’Interno federale su richiesta ha risposto che necessita di altro tempo per una presa di posizione”, ha spiegato la Welt, ricordando che la prossima settimana si riuniranno per discuterne i titolari all’Interno dei Paesi Ue.
“I numeri non giustificano un intervento tedesco”
Riferendosi al fatto che il nostro Paese ha visto triplicarsi a circa 13 mila gli arrivi sulle nostre coste rispetto all’anno precedente, il vice capogruppo Cdu/Csu Thorsten Frei ha detto alla Welt “che è certamente un aumento netto, ma non si tratta di niente che l’Italia non sia in grado di affrontare da sola”. Questo, cosi l’esponente cristiano-democratico, mentre già alla fine di aprile in Germania erano state presentate 38 mila domande d’asilo: dinanzi a questi numeri, ha da parte sua affermato il responsabile dell’Spd per le migrazioni, Lars Castellucci, “una partecipazione tedesca è esclusa, non vi è un bisogno di sostegno”.
Diversa la posizione dei Verdi. A detta di Luise Amtsberg, responsabile per la tematica dei profughi del partito ambientalista guidato da Annalena Baerbock, “come soluzione di transizione la Germania dovrebbe assolutamente partecipare ad una nuova edizione del meccanismo di Malta e in maniera proporzionale alla propria popolazione accogliere un quarto di coloro che vengono salvati in mare”. In termini simili si è espresso – sempre a quanto scrive la Welt – il vicecapogruppo Fdp al Bundestag, Stephan Thomae: “Per alleggerire i Paesi mediterranei durante l’estate, il governo tedesco dovrebbe unirsi ad un’altra decina di Stati europei che siano pronti ad accogliere i migranti in un procedimento d’asilo coordinato”.
Lo schema del 2019
La Welt ricorda che secondo Johansson si potrebbe replicare lo schema già messo in atto nel 2019, quando “per circa sei mesi una dozzina di Stati europei, tra cui la Germania, accolsero da Italia e Malta migranti che erano stati soccorsi in mare”. Il giornale berlinese ribadisce anche la posizione dei Verdi, che per bocca della responsabile migrazioni al Bundestag, Luise Amtsberg, affermano che “numerose città in Germania sono pronte ad accogliere profughi salvati nel Mediterraneo”. A detta dell’esponente ambientalista, inoltre, il governo tedesco dovrebbe “impegnarsi a fondo affinché possano di nuovo entrare in azione le navi da salvataggio ad oggi fermate”
Salvini e Meloni polemici
“Cdu e Spd, popolari e socialisti” tedeschi, “hanno votato in Parlamento per rifiutare la redistribuzione in Germania degli immigrati clandestini che sbarcano in Italia. Così, per saperlo”, ha scritto su Twitter il segretario della Lega, Matteo Salvini. “Com’era”, gli ha fatto eco il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni su Facebook, quella storia raccontata dalla sinistra che erano i cattivoni polacchi e ungheresi a non volere la redistribuzione dei Migranti? La Francia di Macron e la Germania della Merkel si oppongono all’ipotesi di redistribuzione automatica di chi sbarca illegalmente in Italia. Diciamo che era prevedibile. Il governo italiano dei migliori, come quello precedente guidato da Conte, sta proponendo questa ipotesi agli altri Stati UE: voi controllate i vostri confini esterni, l’Italia invece no e fa sbarcare chiunque, ma poi gli immigrati illegali li distribuiamo in tutta Europa, ci state? Gli altri rispondono, giustamente, picche e ci dicono che anche noi dobbiamo difendere i nostri confini, come chiunque altro, oppure, se non vogliamo farlo allora ci teniamo i clandestini. La furia immigrazionista della sinistra italiana, imposta anche al governo Draghi, rischia di far escludere l’Italia dall’area Schengen e di marginalizzare la nostra Nazione in Europa“.(Agi)