Virus, la guerra tra preda e predatore
di Paolo Pagliaro
Quando faceva il ricercatore a Londra, il microbiologo Andrea Crisanti diede un contributo importante a contenere la diffusione della malaria nel mondo. In Italia Crisanti è tornato l’anno scorso, arrivando insieme al Covid-19, e anche questa volta ha saputo distinguersi nella caccia al virus, con risultati di cui molto si è detto.
Adesso Crisanti firma con Michele Mezza un libro che ci invita a non abbassare la guardia ma ad affrontare ben equipaggiati il lungo cammino che ancora ci attende, perché contro il Covid 19 la corsa sarà una maratona, non i 100 metri. Nel libro, pubblicato da Donzelli e intitolato “Caccia al virus”, si spiega che l’epidemia è un sistema ecologico tutto sommato semplice, con due soli attori: il predatore (cioè il virus) e la preda (cioè noi), che si muovono si quel grande palcoscenico che è l’ambiente.
Con i vaccini la preda segna un punto a suo favore. Ma noi non sappiamo quanto durerà l’immunità indotta dalla vaccinazione, mentre l’unica cosa che sappiamo con certezza è che nessun paese al mondo può immaginare di ripetere tutti gli anni la mobilitazione vaccinale di massa a cui stiamo assistendo in queste settimane.
Crisanti e Mezza propongono allora di combinare strategie sanitarie, misure di contenimento e una mappatura serrata dei possibili focolai per arrivare a prosciugare la palude del virus. Un sistema di prevenzione riassumibile nella formula “vaccinazioni più sorveglianza”, che nel futuro possa risparmiarci il carico di dolore e sofferenza che abbiamo conosciuto in quest’ultimo anno. © 9Colonne