Premio Andersen: i vincitori della 40esima edizione
Dopo un anno di letture, recensioni, analisi e confronto, la rivista Andersen ha annunciato i vincitori della 40esima edizione del Premio Andersen, il più ambito riconoscimento attribuito ai libri per ragazzi, ai loro autori, illustratori ed editori: un’occasione per riflettere sull’annata editoriale con particolare attenzione alle produzioni più innovative e originali.
L’annuncio dei vincitori è stato trasmesso venerdì 25 giugno su Youtube: un’occasione per incontrarsi, almeno virtualmente, con tutti gli autori ed editori premiati, ascoltare le loro voci e conoscere le motivazioni della giuria.
I VINCITORI DEL PREMIO ANDERSEN 2021
Miglior libro 0/6 anni
Io sono foglia di Angelo Mozzillo – ill. di Marianna Balducci, Bacchilega Junior
Per la profonda delicatezza con cui gli autori hanno dato vita a un insolito e felice progetto editoriale. Per la precisione e la delicatezza con la quale raccontano gli stati d’animo, spesso confusi e contrastanti, che i piccoli attraversano. Per tavole raffinate e brillanti che coniugano trepida grazia e lieve ironia.
Miglior libro 6/9 anni
Murdo di Alex Cousseau – ill. di Éva Offredo – trad. di Simone Barillari, L’ippocampo Ragazzi
Per una scrittura giocosa e al contempo poetica, che trova nella misura breve del testo e nella limitata palette di colori delle illustrazioni un’occasione per aprire agli spazi infiniti dell’immaginazione. Per un libro dove s’incontrano assurdo e incanto, umorismo e sorpresa: un’opera aperta che invita il lettore a proseguire il viaggio.
Miglior libro 9/12 anni
I tre funerali del mio cane di Guillaume Guéraud – trad. di Flavio Sorrentino, Biancoenero
Per la capacità di dosare umorismo e serietà, con sapiente delicatezza, raccontando un momento di profonda tristezza, ma senza indugiare sul dolore, quanto, piuttosto, sulla straordinaria capacità di elaborare dell’infanzia. Per una scrittura mimetica, in cui è spontaneo immedesimarsi, ritrovandosi nei gesti, negli sguardi, ma anche nelle ingenuità dei protagonisti. Per una storia davvero per tutti, che racconta il bisogno universale di congedarsi da chi si è perduto e lo fa con un’attenzione in più all’accessibilità di lettura.
Miglior libro oltre i 12 anni
La scimmia dell’assassino di Jakob Wegelius – trad. di Laura Cangemi, Iperborea
Per un’avventura rocambolesca, densa di eventi e rivolgimenti, che rievoca grandi classici del passato. Per l’alta qualità della scrittura, capace di tratteggiare una protagonista silenziosa – ma capace altresì di grande profondità di pensiero – in cui è immediato identificarsi, condividendone emotività e voglia di riscatto. Per le atmosfere esotiche e intriganti in cui si muovono i protagonisti lungo un viaggio da Lisbona all’India e ritorno, ricco di colpi di scena.
Miglior libro oltre i 15 anni
Senza una buona ragione di Benedetta Bonfiglioli, Pelledoca
Per una scrittura ficcante e tagliente, che nulla tace nel raccontare una vicenda dolorosa ma vera, in cui dinamiche e conseguenze del bullismo vanno a incidere sul percorso di autodeterminazione di una adolescente. Per la capacità di evitare didascalismi, mantenendo lucida aderenza alla realtà nel raccontare le difficoltà del crescere e di intessere relazioni, anche e soprattutto in un contesto crudele. Per un romanzo che non lascia nulla al caso e tiene col fiato sospeso, riuscendo a sorprendere il lettore di fronte all’insensatezza di alcune azioni.
Miglior libro di divulgazione
Il Gallinario di Barbara Sandri, Francesco Giubbilini – ill. di Camilla Pintonato, Quinto Quarto
Per il suggestivo, godibile e originale equilibrio tanto negli aspetti di appassionata e partecipata divulgazione, con testi capaci di suscitare la curiosità infantile, quanto negli aspetti compositivi dell’oggetto libro grazie alle scelte di grafica e illustrazione.
Miglior libro fatto ad arte
Occhio ladro di Chiara Carminati e Massimiliano Tappari, Lapis
Per l’invito giocoso, e a un tempo serissimo, a guardare la realtà con sguardo disponibile alla curiosità interpretativa, al guizzo creativo e alla trasformazione narrativa; per il felice connubio di linguaggi e forme differenti, sempre volti a chiarezza e a coinvolgere le lettrici e i lettori, fino a renderli protagonisti di possibili autonomi percorsi creativi.
Miglior albo illustrato
François Truffaut. Il bambino che amava il cinema di Luca Tortolini – ill. di Victoria Semykina, Kite
Per illustrazioni briose ed eleganti, nervose e musicali, sempre contrassegnate da un sicuro possesso delle tecniche. Per un dialogo avvincente e serrato che pagina dopo pagina si dipana fra la storia e le immagini. Per l’efficacia narrativa di un testo sincopato e incisivo.
Miglior libro senza parole
Fiori di città di JonArno Lawson – ill. di Sydney Smith, Pulce
Per la capacità di rappresentare con precisa pacatezza e non comune sensibilità la quotidianità della vita cittadina. Per accompagnare tutto ciò con lo sguardo dell’infanzia che coglie quel che gli adulti non vedono. Per una narrazione “silenziosa” ricca di piccoli incanti e di poesia.
Miglior libro a fumetti
Girotondo di Sergio Rossi – ill. di Agnese Innocente, Il Castoro
Per la capacità non solo di trasporre nel linguaggio del fumetto un classico della letteratura drammaturgica ma anche, e soprattutto, per averlo fatto con un’originalità che si fa intensamente interprete delle sensibilità e dei turbamenti dell’adolescenza contemporanea.
Miglior libro mai premiato
Il ragazzo del fiume di Tim Bowler – trad. di Carola Proto, Mondadori
Per un’opera intensa e commovente, profonda e affascinante. Per aver messo al centro della narrazione, in modo autentico e nuovo, il tema del rapporto fra le generazioni. Per un’ineffabile aura di mistero e di sfida che circola fra le pagine.
Premio speciale della giuria
Bella Ciao. Il canto della resistenza illustrato da Lorena Canottiere, Einaudi Ragazzi
Per un’opera dal nitido valore civile che rivendica i valori della lotta di Liberazione. Per le splendide e materiche tavole dell’autrice che coniugano finezza e vigore, valenze metaforiche, senso del fiabesco. Per la sobria nota di Daniele Aristarco che mostra tutta l’attualità e la fortuna di questo canto di ribellione.
Premio speciale della giuria
La Divina Commedia. Inferno, un pop up di Massimo Missiroli e Paolo Rambelli
Per essere, nell’anno dedicato a Dante Alighieri, una delle realizzazioni editoriali di maggior originalità. Per la generosità e l’intelligenza di una preziosa realizzazione a pop-up capace di dar nuova vita alle intramontabili immagini di Gustave Doré. Per l’omaggio multimediale alle prime versioni cinematografiche della Commedia.
Miglior collana di narrativa
Pulci nell’orecchio, a cura di Fabian Negrin, Orecchio acerbo
Per il preziosissimo e originale lavoro di ricerca, riscoperta e proposta di piccole gemme della letteratura internazionale; per aver vivificato e reso accessibile a lettori di diverse età questa preziosità senza edulcorazioni, senza timore del perturbante, anche attraverso coerenti, eppure inconsuete e coraggiose, scelte di formato e composizione dell’oggetto libro.
Miglior scrittrice
Cristina Bellemo
Per l’intensità della scrittura e il ben misurato passo della propria proposta creativa; per una letteratura nutrita dalla curiosità per le storie delle persone e da una serena e appassionata ricerca sulla lingua e sulla parola nel suo declinarsi ritmico, sia nel testo breve per l’albo illustrato sia nel misura narrativa del romanzo; per aver consegnato alle lettrici e ai lettori narrazioni emotivamente coinvolgenti.
Miglior illustratrice
Daniela Iride Murgia
Per un rigoroso e appassionato percorso di crescita e di maturazione che l’ha portata ad essere una delle presenze più interessanti dell’odierna illustrazione italiana. Per un segno colto e di non comune originalità. Per una costante vena creativa capace di coniugare poesia e stupore, ironia e slanci surreali.
Protagonisti della cultura per l’infanzia
Mauro Bellei
Per il costante e pluriennale lavoro nell’ambito della cultura dell’infanzia; per aver offerto alle bambine e ai bambini esperienze laboratoriali, giochi didattici e volumi nei quali si incontrano, al servizio della creatività, le competenze del professionista delle forme, architetto e designer, con la passione dell’artista.
Protagonisti della cultura per l’infanzia
PInAC – Pinacoteca Internazionale dell’Età Evolutiva Aldo Cibaldi
Per l’unicità di una collezione che custodisce 8000 opere di bambini provenienti da tutto il mondo. Per un patrimonio che è oggetto di studio e ricerca, ma diventa anche occasione per valorizzare l’espressività infantile attraverso laboratori e atelier con artisti, visite guidate che uniscono gioco, lettura e scoperta. Per l’attenzione a tutti linguaggi, per lo sguardo sempre attento all’educazione estetica e interculturale.
Premio “Gianna e Roberto Denti” libreria per ragazzi dell’anno (promosso da AIE-Associazione Italiana Editori e Andersen)
Libreria Dudi, Palermo
Per aver saputo costruire nel volgere di pochi anni una solida realtà di libreria indipendente, capace di diventare un punto riferimento sul proprio territorio sia per quel che concerne l’offerta editoriale sia per quel che riguarda le iniziative culturali rivolte all’infanzia; per la cura nel coniugare una riflessione intorno al libro quale elemento per un’educazione estetica ed emotiva con azioni molteplici e diffuse, anche in contesti periferici; per l’equilibrio tra dimensione organizzativa d’impresa e impegno nell’educazione alla lettura. (aise)