CinemArena: 20anni tra cinema e umanità con l’Aics
Scambio, solidarietà, cultura, magia, ascolto, prevenzione sanitaria (e non solo), ma anche, e soprattutto, umanità e cooperazione. C’è questo alla base del progetto CinemArena, progetto dell’Aics – Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo che quest’anno ha compiuto 20 anni e che per l’occasione ha voluto mostrarsi in tutte le sue sfaccettature: difficoltà, soddisfazioni, iniziative di successo, clamore, sudore e fatica, il tutto messo a servizio di un progetto che è riuscito ad arrivare nel corso di questi due decenni nei più remoti centri abitati di molti Paesi in via dello sviluppo, in Africa occidentale soprattutto ma anche in Sud America e Asia, portando con sé la magia del Cinema, il clamore che ne consegue e cercando di divulgare messaggi importanti su rischi sanitari e migratori per la popolazione che spesso, in alcune regioni, è costretto a ignorare a causa della povertà e delle difficoltà di comunicazione.
Tanti sono infatti i messaggi che il Progetto veicola: mette in guarda sulle difficoltà e sugli enormi pericoli della migrazione irregolare verso l’Europa (spesso in quelle aree lontane dal mare si pensa che il Mediterraneo sia un semplice fiume da attraversare, per non parlare della totale ignoranza della situazione e delle carceri libiche sconosciuta a quasi tutti); mette in guarda e porta a conoscenza delle popolazioni anche riguardo i rischi e i pericoli enormi legati alle malattie sessualmente trasmissibili; inoltre si cerca sempre di più di dare risalto alle figure femminili, che spesso sono costrette a non andare nemmeno a scuola. E tutto questo lo si fa in piazza, dopo o prima della magia del cinema, cercando di stimolare il confronto con l’intera popolazione coinvolta.
È quindi stata ufficialmente inaugurata ieri sera, con la proiezione anche di due reportage che parlano proprio del progetto, la mostra allestita in una sala all’interno della splendida cornice del Maxxi di Roma. Presenti all’inaugurazione, oltre alla responsabile del progetto dell’Aics, Simonetta Di Cori, il direttore dell’Aics, Luca Mastripieri, il Vicedirettore Generale della Direzione Generale per la Cooperazione e lo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri, Roberto Colaminè, il Direttore Generale della Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie del MAECI, Luigi Maria Vignali, e il Direttore dell’Ufficio di Coordinamento per il Mediterraneo dell’OIM, Laurence Hart.
“CinemArena non è un progetto, ma un’avventura”, ha detto prendendo parola la responsabile Di Cori, che 20 anni fa prese le redini dell’iniziativa dall’ideatore Fabio Belloni, portando a termine oltre 40 campagne in oltre 60 paesi dal 2001 a oggi. “È un record”, ha sottolineato Di Cori: “mai un progetto di cooperazione è stato così longevo e ha toccato così tanti paesi”. Secondo lei, infatti, CinemArena è un “intervento unico e speciale, e per questo devo ringraziare il MAECI e l’Aics per l’autonomia e la libertà di selezione concessami”.
Anche secondo il Direttore Mastripieri CinemArena è “un’intuizione felice, che riesce a coinvolgere e che coniuga cooperazione e sviluppo al cinema”. Mastripieri ha voluto sottolineare anche come questa iniziativa abbia “prodotto risultati importanti”. Un’efficacia che è stata anche valutata positivamente dall’“esterno” nel corso degli anni, da altri operatori e da altri organismi. Ma per il Direttore dell’Aics questo è il momento di “crescere ed evolvere”. Secondo lui infatti bisogna “spersonalizzare il progetto, collegandolo alla comunicazione con ancora più messaggi positivi”. “Ci sono tutti gli elementi per continuare”, ha aggiunto in conclusione del suo intervento, però “serve più comunicazione esterna”.
Il vicedirettore della DGCS Colaminè anche ha voluto sottolineare i “tanti aspetti positivi” del progetto, evidenziando “l’aggregazione e la comunicazione”. Una comunicazione che è tutt’altro che semplice data la delicatezza dei temi che affronta. Ma CinemArena, secondo lui, è “uno strumento flessibile” molto utile per “affiancare lo sviluppo economico, sociale e politico” dell’area in cui è attivo.
Il direttore Vignali, da par suo, ha ricordato la sua esperienza in prima persona nel progetto, quando anni orsono volò in Gambia a osservare il metodo dell’iniziativa: “ne ho un ricordo straordinario”, ha commentato. Per questo e non solo, Vignali ha ribadito la sua felicità “nell’aver sostenuto un progetto che utilizza un canale semplice, come quello del cinema, per una comunicazione preventiva fondamentale”. Messaggi che vengono lanciati attraverso una “carovana che può arrivare ovunque, più della radio”, veicolando così messaggi importanti. È dunque “uno strumento straordinario”. E poi “l’atmosfera di festa che si crea all’arrivo del cinema è fondamentale per coinvolgere la popolazione”, in modo da poterla ascoltare e farsi ascoltare.
Il messaggio non è “non venite in Europa”, quanto piuttosto quello di cercare di rafforzare l’idea dell’esistenza di canali regolari di migrazione che “tutti vorremmo vedere”.
In conclusione è intervenuto anche il Direttore dell’Ufficio di Coordinamento per il Mediterraneo dell’OIM, Laurence Hart, che ha ribadito l’importanza del progetto, anche e soprattutto per la sua “capillarità”. E i dibattiti che si creano al passaggio della carovana italiana sono “dibattiti che nutrono tutti i partecipanti”, sia le popolazioni quanto i cooperanti.
Secondo Hart, infatti, la migrazione, che spesso è il tema centrale di questi dibattiti, “è un fenomeno complesso, ma è un fenomeno, e dobbiamo educarci in tal senso, altrimenti il fenomeno diventa problema. Certo, il progetto non ha la bacchetta magica – ha concluso il rappresentante dell’Organizzazione Internazionale per la Migrazione -, ma informare è una buona pratica e per questo, questo programma è unico”.
Durante il periodo della mostra, che sarà aperta fino al 18 luglio, saranno organizzati due workshop: il primo su “L’iniziativa CinemArena come strumento di informazione al servizio della cooperazione allo sviluppo”, si terrà presso lo spazio Extra MAXXI giovedì 8 luglio alle 18,00; il 14 luglio, invece, verrà presentato lo studio sulla “Rappresentazione sociale dei flussi migratori verso l’Europa nell’Africa Sub-sahariana 2018-2019”, con un approfondimento sulla questione migratoria, presso la sala Scarpa del MAXXI alle 18,00 (organizzato in collaborazione con l’OIM). (luc.mat.\aise)