Football is back to Rome
L’Italia è campione d’Europa. Inghilterra sconfitta ai rigori. Decisivi dal dischetto gli errori di Andrea Belotti, Jorginho, Marcus Rashford, Jadon Sancho e Buyako Saka. Donnarumma eletto miglior giocatore del torneo. I tempi regolamentari e i supplementari si erano conclusi sul punteggio di 1-1 per via dei gol di Shaw in apertura e Bonucci alla metà della ripresa
L’Italia batte l’Inghilterra ai calci di rigore e torna a vincere l’Europeo dopo 53 anni dall’ultima volta. Dopo l’1-1 nei 120′, è Donnarumma a siglare il trionfo con due parate su Sancho e Saka dal dischetto dopo il palo di Rashford. Sbagliano Belotti e Jorginho ma è il portierone azzurro a prendersi la scena a Wembley.
Vince il cuore degli azzurri che passano in svantaggio dopo 2′ con gol di Shaw, premiato da Trippier con un cross da quinto a quinto. Gli azzurri soffrono Kane che non è statico come Lukaku e allo stesso tempo da falso nove ha più fisicità di Olmo.
Di fatto Chiellini e Bonucci non sono mai stati in difficoltà quanto nella prima mezz’ora contro l’attaccante del Tottenham che agisce come regista avanzato e non offre punti di riferimento.
Il primo vero lampo è di Federico Chiesa che al 35′ si beve Rice e sfiora il palo con un tiro dai venticinque metri. Nella ripresa l’Italia parte bene. Dopo dieci minuti dall’inizio della ripresa Mancini cambia: fuori Barella, dentro Cristante; fuori Immobile, dentro Berardi e spazio a Insigne falso nove.
L’Italia domina, con quasi il 70% del possesso palla e poco dopo ha un’altra chance: lancio di Bonucci, Berardi scatta alle spalle ma non trova la porta al volo. All’85’ l’Italia perde Chiesa: infortunio alla caviglia e dentro Bernardeschi. Ma le occasioni latitano e si va ai supplementari per la terza volta in questo torneo per gli azzurri.
Altro cambio: fuori Insigne, dentro Belotti che sfiora il gol al 103′ dopo una respinta di Pickford da cross. Ma prevale la paura e si va ai calci di rigore: Donnarumma ipnotizza Sancho e Saka, l’Italia è campione nonostante gli errori di Belotti e Jorginho. agi