DEFLAGRAZIONE artist’s cut: Vincenzo D’Argenio in mostra a Bologna

DEFLAGRAZIONE artist’s cut: Vincenzo D’Argenio in mostra a Bologna

Si intitola DEFLAGRAZIONE artist’s cut la mostra personale di Vincenzo D’Argenio ospitata dal Museo Spazio Pubblico di via Curiel 13 a Bologna fino al 20 agosto. Si tratta della seconda tappa di un progetto allestito per la prima volta il 25 settembre 2020 e poi interrotto in seguito a un evento accidentale.


Dall’incontro/confronto tra Luisa Bravo, fondatrice dello spazio, e l’artista è emersa la volontà di continuare la lunga narrazione delle memorie che compongono la mostra, iniziata tre anni or sono, il 6 agosto 2018. Il progetto viene ora presentato in una nuova forma e adattato agli ambienti espositivi del Museo Spazio Pubblico.


DEFLAGRAZIONE artist’s cut ripropone l’unicum di opere sopravvissute all’allagamento del settembre 2020, accompagnate da lavori inediti emersi dal percorso progettuale di D’Argenio e dai testi di C. ed Emilia Angelucci.
DEFLAGRAZIONE artist’s cut si sviluppa a partire da una vicenda pubblica: l’incidente di Borgo Panigale del 6 agosto 2018 durante il quale esplose un’autocisterna sul raccordo autostradale di Bologna.

La tragedia accadde contemporaneamente al verificarsi di un episodio personale di D’Argenio: il primo bacio e la nascita della relazione con C. all’ombra di un acero nella zona nota come “300 scalini” (Parco del San Pellegrino).


Nella dicotomica relazione tra eros e thanatos, natura e artificio, i due punti cardinali che l’artista decide di porre sulla mappa della città di Bologna sono gli stessi elementi che tengono il fil rouge del racconto: la pianta di acero campestre e il punto dell’esplosione. Due “chiome” che si guardavano a distanza e che nel medesimo istante generarono una deflagrazione.


Dal progetto era stata ricavata inoltre una pubblicazione a tiratura limitata, dal titolo Diario di C. e V., caratterizzata da una successione di immagini documentarie raccolte tra il 2019 e il 2020. Molti degli esemplari furono danneggiati dall’acqua in modo più o meno grave, divenendo una sorta di opera/reperto in alcuni casi non più sfogliabile se non grazie al QR code che riconduce il fruitore a un file .pdf criptato.


Venerdì 6 agosto alle ore 19.00, il Museo Spazio Pubblico organizzerà un incontro tra l’artista e il pubblico.
Vincenzo D’Argenio (Benevento, 1982, vive e lavora a Bologna) da sempre appassionato di arti visive, fin da giovanissimo si avvicina al writing. Dopo alcuni anni apre i suoi orizzonti ai linguaggi della street art con lo pseudonimo di LAST22, spaziando dal lettering dei graffiti, allo stencil, alla poster art.

A seguito di stimoli e confronti con la scena artistica contemporanea, intraprende un nuovo percorso sperimentando la fotografia, il video e le tecniche digitali, lavorando in particolar modo con le matrici normografiche applicate al segno, alla forma e alle geometrie pure, fino alla modellazione e all’installazione ambientale. I suoi lavori cercano, attraverso linguaggi versatili, di esprimere stati d’animo intimi che traggono ispirazione dalla letteratura e alla filosofia, dalla spiritualità alle neuroscienze.

Il sottotesto narrativo della sua ricerca è spesso riconducibile a esperienze strettamente personali che racchiudono il reale messaggio della sua produzione. Si è laureato in Scienze dello Spettacolo e della Produzione Multimediale all’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli nel 2010. Giornalista pubblicista è contributor per la rivista Exibart, grafico e web-designer, si occupa di organizzazione di eventi artistico-culturali.


I suoi lavori hanno preso parte a mostre nazionali e internazionali. (aise) 

Redazione

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