Dopo 2500 anni il teatro antico dell’acropoli di Velia torna ad ospitare il pubblico con il Veliateatro Festival

Dopo 2500 anni il teatro antico dell’acropoli di Velia torna ad ospitare il pubblico con il Veliateatro Festival

 Dal 7 al 28 agosto, il promontorio dei Filosofi torna a popolarsi di divinità, eroi e sapienti per ospitare la XXIV edizione di VeliaTeatro FestivalAscea – l’Elea/Velia dei Focei, ora dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, che dal verde della collina si affaccia sulla spettacolare costiera campana – offre dal 1998 alle centinaia di viaggiatori che ogni anno visitano questa antica colonia greca, nel cuore del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, l’occasione di vivere un’esperienza unica nel suo genere.

A un passo dall’Area archeologica di Paestum e Velia, patria di Parmenide e Zenone, culla della scuola Eleatica e luogo di fondazione identitaria per tutta la filosofia occidentale, il pubblico potrà emozionarsi ascoltando la voce dei classici attraverso l’interpretazione di alcuni tra i più interessanti artisti del nostro teatro, dialogando su mito, commedia e tragedia con studiosi ed esperti di fama internazionale.

Per scoprire insieme quanto i temi esistenziali e civili toccati dagli antichi siano ancora vivi nel nostro tempo, costretto a interrogarsi su verità, natura, passione, impegno morale e giustizia.
In questo senso va intesa la scelta di dedicare al filosofo Aldo Masullo questa XXIV edizione, a un anno dalla sua morte. Il grande pensatore napoletano fu animatore e protagonista della mobilitazione civile per la riqualificazione del paesaggio e la tutela della città antica, minacciata dalla speculazione edilizia, contribuendo all’approvazione della Legge Regionale “Daniele” del 2005, purtroppo ancora in parte inattuata. E resta memorabile il suo riferimento a Parmenide e alla scuola eleatica in un Appello ai Giovani di Grecia: “La verità è nel presente.

Mai il passato è il nostro destino, né quando ci narra la gloria né quando rievoca sventure. Il nostro destino è il presente, lo sono i problemi che incombono e le forze morali che sappiamo mettere in campo per affrontarli. […] Parmenide di Elea, medico, politico, stratega, con questo spirito servì la sua città, guidandone il popolo, incarnandone la verità.

Ciò gli fu possibile, poiché fu filosofo. Aveva cioè capito che, in ultima analisi, la verità non è mai questa o quella decisione, questo o quel progetto, questo o quell’impegno, ma il pensiero. […] Il pensiero è il solo potere che, se non siamo noi stessi a rinunciarvi, nessuno ci può togliere”.


Ivana Monti aprirà la rassegna sabato 7 agosto (con replica domenica 8) portando in scena uno spettacolo che affronta con impeto e con poesia proprio questi argomenti: Ecuba Regina.

Autorità e Responsabilità, un intenso monologo in versi da lei scritto, diretto e interpretato, dove il potere, con le sue decisioni e i suoi silenzi, è messo spietatamente sotto accusa.

Ad accogliere il pubblico, l’introduzione di Valentina Moro (Filosofia Politica, Università di Verona), che ha avuto modo di approfondire nella sua ricerca e nelle sue pubblicazioni, la politicità del linguaggio tragico e le prospettive di genere.

La rassegna continua con l’Accademia Nazionale Silvio D’Amico che presenta Le baccanti (lunedì 9 e martedì 10 agosto), ultima opera di Euripide (404 a. C.) e epilogo della grande vicenda del teatro ateniese del V secolo a.C., che muore con la sconfitta di Atene nella Guerra del Peloponneso e della democrazia.

A introdurre sarà lo stesso regista, Giovanni Greco, che firma anche traduzione e adattamento. In palcoscenico ci saranno i giovani dell’Accademia, accompagnati dalle musiche di Daniela Troilo.

La declinazione ‘al femminile’ che attraversa tutta la rassegna di quest’anno prosegue il 12 agosto con La donna di Samo, la celebre commedia di Menandro nell’allestimento rigorosamente in maschera realizzato da Roberto Zorzut – introdotta dalla lectio brevis di Roberto Danese (Università di Urbino); la Cassandra che Giulia Salis, autrice e protagonista, ha tratto da Licofrone, Eschilo ed Euripide, in scena il 14 agosto; la vibrante Medea e Clitennestra di Angela Malfitano, ispirata a Dario Fo e Marguerite Yourcenar, presentata da Stefano Pietropaoli (Università di Salerno) con una lectio intitolata La vendetta è donna.

E donna è la giustizia. Ed è proprio Dike – dea della giustizia figlia di Zeus e Temi (il diritto e la legge) – ad aprire la porta al carro di Parmenide, nel viaggio tra tenebre e luce di cui parla il poema in esametri “Sulla Natura” composto dal filosofo (VI-V secolo a.C.) e al centro di uno degli eventi più originali del festival: la conversazione-spettacolo Il viaggio di Parmenide (20 agosto).

Il pubblico avrà l’occasione preziosa di partecipare a un incontro tra alcuni dei massimi esperti italiani di letteratura, diritto e filosofia antica: il prof. Mauro Tulli (Università di Pisa), Il prof. Franco Ferrari (Università di Pavia), il prof. Emanuele Stolfi (Università di Siena) e il prof. Luigi Vecchio (Università degli Studi di Salerno).

Due le strade individuate nel racconto, il sapere e il non sapere: “l’aletheia, la verità, e la doxa, l’opinione” – spiega Mauro Tulli nelle sue note. “L’aletheia, la verità, trova il suo cuore nella riflessione … sull’essere che non muta, immobile, senza nascita e senza fine, compatto, di forma sferica, in equilibrio ammirevole.” L’attore Gianluigi Tosto darà corpo e voce ai frammenti di Parmenide – nella traduzione di Angelo Pasquinelli – accompagnato dall’arpa di Adriana Cioffi. Tosto sarà autore e protagonista anche di altri 3 eventi, con la partecipazione di Federico Sanguineti (Università di Salerno), che introdurrà lo spettacolo Dante e gli altri (17 agosto); di Mario Cantilena (Università Cattolica di Milano) che in occasione della recitazione con musica di Odissea (19 agosto) farà un intervento dedicato alla teatralità in Omero, e di Giulio Guidorizzi (Università di Torino) che partirà da Eraclito per introdurre “Ulisse, Nessuno e Centomila”.
Tra gli altri ospiti, ricordiamo Laura Pepe (Università degli Studi di Milano), ormai nota anche al pubblico televisivo per la sua rubrica su Focus tv (23 agosto – Elena, la femme fatale del mito greco, spettacolo di Christian Poggioni), Sotera Fornaro (Università della Campania “Luigi Vanvitelli”) che parlerà di Orestea. Agamennone + Coefore, da Eschilo, e Pentesilea VS Achille di Francesco Randazzo, due spettacoli diretti e interpretati da Cinzia Maccagnano (25 e 26 agosto), Giuseppe Pascale (Università della Campania “Luigi Vanvitelli”), esperto di cultura e civiltà greco-medioevale, rievocherà la figura di Ipazia, presentando lo spettacolo CANTO AL ‘QUANTO’. Kosmographie per Voce Corpo Arco e Firmamento.

Omaggio a Ipazia, di Stelle mai Sazia: Una Lezione Concerto in Agorà di e con Paola Tortora, accompagnata dal violino di Jòzec Cardas (27 agosto). La manifestazione si chiuderà il 28 agosto con il ritorno a grande richiesta di Marco Grossi in EdipoStanco: una partitura fisica e vocale sviluppata intorno all’archetipo del Nunzio,seguendo i grandi maestri del ‘900 da Mejerchol’d a Lecoq, evidenziando – come sottolineerà l’introduzione di Martina Treu – il profondo legame tra teatro classico e commedia dell’arte.


Mentre la manifestazione è in corso continua l’attività online del festival, con il ciclo di webinar Dioniso, la polis, la scena. Conversazioni sul Teatro Antico iniziato nel mese di marzo, che proseguirà fino a dicembre 2021, con la partecipazione dei docenti delle più prestigiose università italiane, presente nel numero del 3 aprile 2021 del Notiziario Italiano di Antichistica, fondato da Emanuele Narducci per conto dell’Accademia Fiorentina di Papirologia e di Studi sul Mondo Antico.

Dal 2007 VeliaTeatro è presente presso The Archive of Performance of Greek and Roman Drama – University of Oxford e in Dionsysos Lab – A Digital Archive Drama dell’Università degli Studi di Trento – Dipartimento di Lettere e Filosofia. Per la sua XXI ed. il Festival ha ottenuto anche il Patrocinio morale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione la Scienza e la Cultura – UNESCO: Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO.


“Un luogo “memoria del tempo” si arricchisce di esperienze uniche e fa rivivere volti e suoni antichi, promuovendoli ad un livello di consapevolezza emotiva universale e al di sopra del tempo”, afferma il sindaco di Ascea, Pietro D’Angiolillo, sottolineando l’importanza della manifestazione per il territorio.


VeliaTeatro Festival – organizzato da Cilento Arte ETS in collaborazione con la Fondazione Alario per Elea-Velia – è realizzato grazie al sostegno di Comune di Ascea, Regione Campania, Ente Parco Nazionale del Cilento – Vallo Diano e Alburni, BPER (Banca Popolare dell’Emilia Romagna).

Per questa edizione è stata presentata domanda al Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo. Si conclude sottolineando che la Cilento Arte ETS quest’anno sosterrà la “Fondazione Pascale” di Napoli (Istituto Nazionale Tumori IRCCS). 

Redazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.