Cambiamenti climatici. Entro il 2050 saremo costretti a dire addio alla cioccolata
Secondo alcuni scienziati, visto il netto cambiamento climatico in atto, la cioccolata potrebbe non essere più presente entro il 2050.
La sempre più costante siccità, infatti, sta uccidendo le piante di questo frutto. La pianta del “Theobroma cacao” cresce solo in poche aree del mondo. Nello specifico, infatti, la fava di cacao può essere coltivata entro i 20° di latitudine dall’equatore, meglio se entro i 10° dall’equatore in aree che hanno temperature costanti, elevata umidità, piogge abbondanti, terreno ricco di azoto e con una piccola protezione contro il vento. Sudamerica e Africa sono le regioni da cui arriva la gran parte del cacao, ma secondo l’Intergovernmental Panel on Climate Change le temperature in Costa d’Avorio e in Ghana aumenteranno di 3,8 gradi entro il 2050, un calore che va a togliere l’elevata umidità necessaria per la crescita e lasciando la pianta troppo secca.
Per evitare la scomparsa della cioccolata nel giro dei prossimi decenni, l’unica soluzione possibile è che gli scienziati riescano a salvarla con varie modificazioni genetiche alle quali si sta già lavorando.
Di certo le coltivazioni si sposteranno in luoghi più freschi, ma non ci saranno gli stessi spazi per le piante e si ridurrà quindi la produzione di cacao, con il cioccolato e tutti i prodotti a lui legati che rischiano di vedere un’impennata dei prezzi. Una possibile via di fuga arriva dalla scienza: si stanno provando esperimenti per rendere le piante in grado di resistere alle temperature elevate.