Nuova Zelanda:torna l’incubo pandemia
La Nuova Zelanda ha registrato oggi, per la prima volta in sei mesi, il suo primo caso di contagio da Covid-19 di origine locale, costringendo le autorità ad adottare misure per prevenire una possibile diffusione dell’epidemia. Il Dipartimento della Salute ha affermato che una persona è risultata positiva ad Auckland, la più grande città del paese, e che l’origine della sua contaminazione non è stata ancora determinata.
CONSIGLIO DEI MINISTRI. Nelle prossime ore si terrà dunque un consiglio dei ministri per decidere le misure da adottare dopo la scoperta di questo primo caso di origine locale dal 28 febbraio. “Una risposta ferma e rapida è il modo migliore per fermare ogni possibile diffusione e si chiede a tutti di mantenere la calma ed essere responsabili per il tempo che raccolgono più informazioni su un possibile caso”, ha detto il ministero della Salute di Wellington senza fornire ulteriori dettagli.
PAESE ESEMPLARE. La Nuova Zelanda costituisce un punto di riferimento a livello mondiale per la sua efficace gestione dell’epidemia che, finora, ha ucciso solo 26 persone su cinque milioni di abitanti. Tuttavia, la campagna di vaccinazione prosegue a rilento, e solo il 20% della popolazione è al momento immunizzata. I due milioni di abitanti di Auckland sono stati confinati per brevi periodi e l’ultima volta è stata a marzo. La scorsa settimana, le autorità hanno affermato che la scoperta di casi di contaminazione legati alla variante Delta comporterebbe un “confinamento breve e improvviso”.9Colonne