‘Feminologica 4’: a Bologna la rassegna di teatro civile al femminile

‘Feminologica 4’: a Bologna la rassegna di teatro civile al femminile

Torna dal 26 agosto al 16 settembre a Bologna “Feminologica”, la rassegna di teatro civile al femminile giunta alla quarta edizione, promossa e organizzata da Youkali APS e diretta da Simona Sagone, inserita in Bologna Estate 2021, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città Metropolitana di Bologna – Destinazione Turistica, e nell’ambito del progetto “Donne fuori dall’angolo 2”.

“Feminologica” nasce nel cuore di Villa Spada dal desiderio di rendere vivo il Monumento alle 128 cadute partigiane della Provincia di Bologna, dedicato non solo alla loro memoria, ma all’opera di maternage di massa attuato dalle donne durante la guerra di liberazione dal nazifascismo, per consegnare alle nuove generazioni un messaggio di lotta e di solidarietà attraverso la messa in scena della storia delle donne, ancora pochissimo narrata e conosciuta.


“Feminologica 4 – dichiara la direttrice artistica Simona Sagone – vuole offrire un palcoscenico ad artiste del territorio che hanno scelto di fare un teatro di impegno civile e che con difficoltà trovano scritture e spazio in contesti in cui c’è sempre qualcuno che deve scegliere loro e le opere che propongono, e questo qualcuno è spesso un uomo mosso da un’immagine stereotipata delle donne e delle donne attrici o cantanti.

Rifuggendo da un concetto di donne come oggetto e di conseguenza anche di una bellezza che possa essere “Oggettiva”, intendiamo affermare il talento, i talenti delle donne al di là di ogni stereotipo e di canone di bellezza di matrice patriarcale.

Sul palcoscenico devono avere spazio donne di talento, capaci e profonde, che abbiano qualcosa da dire, valori da comunicare indipendentemente da ogni valutazione estetica e appartenenza familistica”.


“Feminologica” propone il lavoro di compagnie e artiste che condividono l’obiettivo di portare in scena spettacoli che raccontino la Storia vista dagli occhi delle donne, e soprattutto, i talenti delle donne come autrici, attrici, registe, cantanti, musiciste. In quanto spazio di riflessione sull’empowerment femminile, alcuni spettacoli sono preceduti da momenti di incontro con realtà associative del territorio che fungono da facilitatrici per l’elaborazione delle tematiche affrontate dalle opere teatrali rappresentate.

“Un teatro civile pensato e realizzato da donne – scrive l’Assessora alle Pari Opportunità della Regione Emilia Romagna Barbara Lori – accanto a un monumento così significativo come quello alle cadute partigiane, è particolarmente importante in un momento storico come quello attuale, in cui ancora una volta il protagonismo e l’autonomia delle donne sono a rischio. Il conseguimento delle pari opportunità passa attraverso un cambiamento culturale profondo ed è per questo che la nostra Regione contribuisce alla realizzazione di progetti come Feminologica. La riscoperta e la narrazione di figure femminili protagoniste della nostra Resistenza, della loro azione particolare, della loro tenacia, permette di consegnare all’oggi il loro messaggio di lotta e coraggio, e dà forza a chi sta provando a cambiare in meglio la società odierna”.


Giovedì 26 agosto ANPI Saragozza Sezione “Ferruccio Magnani” con Mariarosa Pancaldi inaugurerà la kermesse raccontando la figura di Teresa Noce, partigiana, madre costituente e co-fondatrice del Partito Comunista Italiano, nell’incontro “Teresa Noce: madre costituente”. A seguire, il reading di Angela Malfitano dedicato a Renata Viganò, “Renata racconta l’Agnese”, alla quale rende omaggio, accompagnandosi alle musiche di Daniele Dall’Omo, con brani scelti da “L’Agnese va a morire” (prima pubblicazione, 1949), una delle opere letterarie più limpide e convincenti che siano uscite dall’esperienza storica e umana della Resistenza.

La stessa Renata Viganò scrisse una poesia, “L’anagrafe Trista”, dedicata proprio alle 128 cadute partigiane ricordate dal Monumento di Villa Spada.
Mercoledì 1 settembre, “Ninna nanne: storie e canti popolari”, uno spettacolo dell’Ass. Youkali APS con Simona Sagone, anche regista, e Sara Graci, per le voci recitanti di Sonila Kaceli, e con il polistrumentista Mirco Mungari, è dedicato a un pubblico di bambini e adulti: una partitura di suoni e parole con ninna nanne, fiabe e filastrocche popolari di diversi paesi del mondo insieme a omaggi a Gianni Rodari, Italo Calvino, Nico Orengo, Jacob e Wilhelm Grimm, Roberto Piumini, Federico García Lorca.
Salirà sul palco giovedì 2 settembre il duo Dulcantis formato dal soprano Silvia Salfi e dalla pianista Silvia Orlandi per presentare il progetto artistico che coniuga musica e poesia “Il colore delle donne in musica e versi”.

Alda Merini, Frida Kahlo, Patrizia Valduga, Marina Cvetaeva sono alcune delle voci poetiche che, sulle musiche di Kurt Weill, Wolfgang Amadeus Mozart, Franz Lehar, Giacomo Puccini e altri compositori, daranno vita ai colori dell’universo femminile, scandagliato e immerso in caleidoscopiche sfumature caratteriali.

Attraverso il coinvolgimento del pubblico, che sceglierà a caso tra i colori di una grande tavolozza, si “dipingerà” insieme un variopinto affresco delle donne.
Mercoledì 8 settembre la giornata sarà incentrata sul romanzo di Marilù Oliva “L’Odissea raccontata da Penelope, Circe Calipso” (Edizioni Solferino), in cui risuona la voce delle donne dell’Odissea senza le quali, come afferma l’autrice, «Ulisse sarebbe ancora in viaggio»: regine, maghe, donne rivoluzionarie, padrone dei loro spazi e consapevoli. Se pure marginali nel mito raccontato da Omero, diventano in questo volume le uniche portatrici della narrazione mitologica che fino a questo momento è stata veicolata solo da voce maschile. Si terrà prima un incontro gratuito con l’autrice che racconterà al pubblico la sua lettura al femminile dell’Odissea; poi lo spettacolo “Calipso”, che darà voce e corpo al testo di Marilù Oliva attraverso l’interprete Simona Sagone affiancata dal polistrumentista Mirco Mungari, e lo farà incarnando uno dei più celebri personaggi femminili del poema omerico reinterpretato dalla Oliva.


Mercoledì 15 settembre un incontro curato da UDI Bologna, dal titolo “Donne per le donne”, avrà come relatrici Katia Graziosi, Presidente UDI Bologna, e l’avvocata Marta Tricarico: storie di donne che il mondo lo hanno già cambiato e quelle di altre che oggi stanno provando a cambiarlo. Si porrà anche l’accento sulla prospettiva politica, con l’illustrazione dell’obiettivo 5 dell’agenda 2030 che mira al raggiungimento dell’uguaglianza di genere e all’autodeterminazione femminile. Luisa Vitali, Erica Salbego e Diletta Rocca, di Associazione Rimacheride, presenteranno a seguire ritratti di altre donne, in “Ribelli: donne fuori dal coro”, uno spettacolo ambientato in un’ipotetica radio: da Irma Bandiera a Greta Thunberg, profili di donne che attraverso le loro scelte, le loro azioni, senza tanti clamori, hanno influenzato e cambiato il corso della storia.


La quarta edizione di “Feminologica” saluta il pubblico giovedì 16 settembre sul ricordo della strage di Palazzo d’Accursio. “1920 Strage a Palazzo (D’Accursio)” rende omaggio allo storico Nazario Sauro Onofri autore de “La strage di Palazzo d’Accursio”, proponendo una rappresentazione teatrale delle vicende che hanno portato all’eccidio del 21 novembre 1920 e al consolidarsi del Secondo fascio di Bologna dalla voce di personaggi femminili.

Drammaturgia e regia sono di Simona Sagone, anche interprete accanto a Sara Graci e al musicista Mirco Mungari. Lo spettacolo di Associazione Youkali parte a strage compiuta: Angiolina Zanardi, moglie dell’ormai ex sindaco di Bologna Francesco Zanardi, racconta l’immediata cacciata dei socialisti più in vista dalla città perché ritenuti moralmente responsabili della morte del consigliere d’opposizione Giordani avvenuta nella sala del Consiglio durante la proclamazione a sindaco del socialista massimalista Enio Gnudi. Tornando indietro nel tempo saranno una risaiola di Persiceto e una ex operaia, ora licenziata per il ritorno dei reduci nelle officine, a narrare le agitazioni contadine dell’ultimo anno e l’occupazione delle fabbriche del settembre del ‘20, insieme all’affacciarsi sulla scena cittadina delle prime squadre fasciste guidate da Leandro Arpinati. Lo spettacolo sarà preceduto da un incontro a cura di AICS Bologna condotto da Serafino d’Onofrio, Presidente dell’associazione, in dialogo con Paola Furlan, storica, che approfondirà lo scenario da cui si originarono gli scontri di quel 21 novembre: le lotte contadine del 1919-20, le occupazioni delle fabbriche del settembre del ’20, il clima pre e post elettorale che aveva portato all’elezione a sindaco del socialista massimalista Enio Gnudi. 

Redazione

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