Confeuro sull’“italian sounding”: la lotta contro la contraffazione alimentare non è ancora vinta

Confeuro sull’“italian sounding”: la lotta contro la contraffazione alimentare non è ancora vinta

“La battaglia contro la contraffazione alimentare e il cosiddetto “Italian sounding” non è ancora vinta, ma richiede misure più severe per quanti si rendono responsabili di simili frodi”. Così in una nota Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro, che ha stimato in più di 100 miliardi di euro il mercato del falso agroalimentare italiano.


“Un giro d’affari considerevole che si serve di numerosi metodi di contraffazione, come l’utilizzo improprio di parole, immagini e nomi che richiamano l’Italia, ma che con il nostro Paese non hanno nulla a che fare”, ricorda Tiso.

“L’agroalimentare italiano ha mostrato la sua capacità di rispondere alla crisi e di ripartire non appena le restrizioni legate all’emergenza sanitaria si sono allentate. La ripresa è stata così rapida che il 2021 potrebbe far registrare un record di 50 miliardi di euro alla voce esportazioni”.


Di fronte a questi dati, secondo il presidente di Confeuro, “emerge in modo ancora più chiaro come la tutela del Made in Italy sia cruciale per la difesa della nostra economia e per proteggere i nostri produttori da forme di concorrenza sleale.

Meritano per questo attenzione alcune recenti proposte di riforma dei reati alimentari, come per esempio quelle avanzate dal Comitato Scientifico dell’Osservatorio Agromafie. Ma oltre a controlli più rigidi sul nostro territorio, occorre agire a livello europeo e internazionale per far sì che accordi e normative rendano la vita sempre più difficile a chi intende sfruttare la qualità delle produzioni italiane per truffare i consumatori”. (aise) 

Redazione

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