#Cambialalingua: l’evoluzione dell’italiano con lo Zingarelli nelle piazze
In occasione del lancio dell’edizione 2022 del vocabolario Zingarelli, con l’iniziativa #cambialalingua la casa editrice Zanichelli mostra, attraverso un percorso scientifico di comparazione, l’evoluzione di 50 lemmi nelle varie edizioni dello Zingarelli dal 1922 al 2022.
Lo Zingarelli accoglie infatti parole nuove, neologismi sia di normale derivazione italiana che da forestierismi. Ma non solo: aggiorna le parole già presenti, con l’inserimento di nuovi significati e nuovi modi di dire che riflettono cambiamenti del linguaggio consolidati nel corso del tempo. Come un notaio, il vocabolario attesta e testimonia; non giudica e non delibera.
Con l’iniziativa #cambialalingua, Zanichelli continua a promuovere la consapevolezza della nostra lingua con eventi che coinvolgono in modo inedito il pubblico. Siamo noi infatti che cambiamo l’italiano mentre parliamo e scriviamo, modificando i significati delle parole e inventando nuovi modi di dire. Abbiamo quindi una responsabilità individuale e collettiva sulla nostra lingua. Nelle piazze di Torino, Milano, Padova, Forlì, Roma e Lecce un grande vocabolario interattivo di 4 metri per 3, con un monitor touch screen, inviterà a scoprire la storia di queste parole (ad esempio “coppia”, “resistenza”, …) che riflette il cambiamento dei modi di vivere, delle leggi e delle tecnologie.
Chi si presenterà in una delle sei piazze davanti al grande vocabolario interattivo potrà farsi scattare e ricevere una fotografia istantanea accanto al vocabolario o a una delle definizioni evidenziate sul monitor, proporre un significato diverso e condividerlo con l’hashtag #cambialalingua.
Il progetto offre un’ulteriore chiave di lettura sull’evoluzione delle parole grazie alla collaborazione con lo scrittore Marco Balzano, che per ogni parola ha scritto un breve testo che ne riassume e interpreta la storia.
Alcuni esempi:
Bolla. Sullo Zingarelli del 1922 è il “rigonfiamento che fa l’acqua piovendo, o bollendo, o gorgogliando”, cui nel 1970 si aggiunge il significato figurato (“in una bolla di sapone”: nel nulla). Nel 1994 il vocabolario registra il riferimento alla livella a bolla d’aria (“in bolla”: perfettamente orizzontale); nell’edizione 2001 entrano la bolla speculativa, nel 2020 la bolla come “condizione di isolamento” e la bolla di filtraggio. Nel 2022, infine, bolla è, con significato figurato, “condizione di isolamento e protezione, specialmente per contrastare un possibile contagio e in riferimento a un gruppo”: bolla di squadra, reparto bolla di un ospedale.
Coppia. Passa da “due cose o persone o bestie messe e considerate insieme per qualche fine” (Zingarelli 1922) a “due elementi della stessa specie considerati nel loro complesso” (2022), con l’ingresso, nell’edizione del 2000, delle coppie di fatto.
Resistenza. Nell’edizione del 1922 era semplicemente la “forza del resistere, saldezza, fermezza” e il “contrasto contro l’assalitore”. Dall’edizione dello Zingarelli del 1959 vengono citate la resistenza francese e italiana contro i tedeschi. L’edizione del 1970 la definisce come “movimento di lotta politico-militare sorto in tutti i paesi d’Europa contro i nazisti e i regimi da questi sostenuti durante la seconda guerra mondiale”.
Marco Balzano è nato a Milano nel 1978. Oltre a raccolte di poesie e saggi, ha pubblicato nel 2010 il suo primo romanzo “Il figlio del figlio” (Avagliano, poi Sellerio 2016), seguito da Pronti a tutte le partenze (2013) e “L’ultimo arrivato” (2014), entrambi per Sellerio. Con quest’ultimo ha vinto nel 2015 il Premio Campiello. Per Einaudi è uscito nel 2018 Resto qui, finalista al Premio Strega e vincitore del Premio Bagutta e del Prix Méditerranée in Francia. Il suo romanzo più recente è Quando tornerò, pubblicato nel 2021 sempre da Einaudi. Le sue opere narrative sono state tradotte con grande successo in trenta paesi. Ha condotto su LaF la trasmissione Prof. La scuola siamo noi e per Audible e Feltrinelli il podcast La storia delle storie, sulla nascita del linguaggio e della scrittura. Collabora con le pagine culturali del Corriere della Sera. Balzano si è segnalato inoltre per la sua opera saggistica Le parole sono importanti.
Dove nascono e cosa raccontano, pubblicata da Einaudi nel 2019 e poi in versione audio da Emons nel 2021, con la collaborazione di dieci fra i più importanti attori italiani. Con quest’opera, l’autore ha avviato un originale e brillante percorso di approfondimento sul tema delle “parole” che prosegue tuttora attraverso vari articoli, interventi e incontri con il pubblico.
Gli appuntamenti
22 – 29 settembre, a Milano, presso via Statuto 18, angolo Moscova; 30 settembre – 7 ottobre, a Padova, piazzetta Garzeria; 14 – 18 ottobre, a Torino, Salone del Libro, stand Zanichelli; 22 – 27 ottobre, a Forlì, piazza San Domenico; 28 ottobre – 3 novembre, a Roma, via Cola di Rienzo; 4 – 11 novembre, a Lecce, piazza Sant’Oronzo.aise