Alla fine vince il tramezzino
di Paolo Pagliaro
Venerdì 15 ottobre non sarà solo il giorno del green pass obbligatorio, ma anche quello del rientro in ufficio dei dipendenti della pubblica amministrazione, per i quali cessa la possibilità del lavoro a distanza. Non ci sono dati ufficiali sulle dimensioni del controesodo ma certo non saranno bibliche. Del milione e 200 mila dipendenti pubblici che risultavano in smart working a maggio, oltre 700 mila sono infatti già tornati al lavoro, perlopiù a scuola.
Dunque venerdì ne sono attesi non più di 4-500 mila, con una folta rappresentanza di ministeriali. Ha detto il ministro Brunetta che anche loro daranno una mano al rilancio dei ristoranti, della grande distribuzione, del terziario urbano. Luigi Oliveri, che si occupa di diritto amministrativo per numerosi giornali, sul sito prhastidio.net ha scritto – scherzando ma non troppo – che per il rilancio del Pil si punta dunque non sulla maggiore efficienza dei dipendenti pubblici ma sull’incremento della vendita dei tramezzini nei bar del centro.
Di un forte e legittimo interesse di talune categorie produttive a che gli uffici tornino a pieno regime parlano anche Alfredo Ferrante e Morena Ragone su Forum PA, tirando in ballo non solo tavole calde e supermercati ma anche le imprese del settore immobiliare che vedono nel lavoro da remoto un concreto ed evidente pericolo.
E poiché la politica è bilanciamento degli interessi, sullo smart working nel pubblico impiego sta per calare definitivamente il sipario. 9Colonne