Brexit, il Regno Unito resta attraente per lavoro e business
“Oggi abbiamo visto con i professionisti di Confassociazioni come il Regno Unito rimanga comunque un Paese dove il lavoro e il business, anche dall’estero, sono molto ben voluti e facilitati. Ci saranno tassazioni agevolate, agevolazioni fiscali per chi vuole trasferire il proprio business o iniziare a fare il proprio business nel Regno Unito, anche e nonostante la Brexit“.
Così Simone Billi, presidente del Comitato per gli Italiani all’estero e deputato della Lega, che oggi alla Camera ha promosso e coordinato un webinar informativo in collaborazione con Confassociazioni Uk, dedicato ai temi della costituzione, gestione e tassazione di società nel Regno Unito. Un appuntamento che segue quello del 12 ottobre, rivolto sempre ai temi fiscali che interessano gli italiani oltremanica.
“Sono argomenti di grande attualità e sensibilità per gli italiani che vivono nel Regno Unito o vogliono guardare per fare impresa e business al Regno Unito, diventato un paese terzo ma ancora con tanti vantaggi per gli operatori commerciali. Il nostro obiettivo è creare un canale informativo per loro” spiega Stefano Potortì, presidente di Confassociazioni Uk.
Caterina Iodice, avvocato e vicepresidente Business development presso Confassociazioni Uk, sottolinea invece che “dal recente accordo di collaborazione tra Regno Unito e Ue sono scaturite novità che riguardano l’import e l’export di prodotti. Ad esempio, gli operatori commerciali che esportano nel Regno Unito, qualora debbano eseguire una prestazione di servizi per la clientela britannica sono ora costretti ad osservare requisiti, limiti temporali e divieti in base alla nuova normativa in materia di immigrazione entrata in vigore lo scorso dicembre“.
Angelo Chirulli, Corporate Tax Director presso Azets e Board Tax Advisor presso Confassociazioni Uk, mette in luce infine le “implicazioni fiscali sopravvenute dopo il Trade and cooperation agreement: conseguenze sulla dogana, cambiamento di tariffe e regole particolari per l’introduzione o l’esportazione di beni in Inghilterra. Ora è più complesso riuscire a investire rispetto agli anni precedenti, ma nonostante le difficoltà sono state introdotte e migliorate le possibilità per accedere a determinati finanziamenti e il Regno Unito continua ad essere uno dei mercati più interessanti a livello mondiale, in cui le società vi continuano a investire.9Colonne