Milano Capitale dello Spazio: nel 2024 ospita l’International Astronautical Congress
Per l’Italia sarà la quinta volta quale Paese ospitante lo IAC. La prima nel 1956, l’ultima nel 2012 a Napoli .
La più importante manifestazione mondiale del settore spaziale nel 2024 si terrà a Milano: il capoluogo lombardo è stato incoronato per ospitare la 75ma edizione dell’International Astronautical Congress (IAC). Milano, grazie al forte sostegno del Governo italiano e con il supporto del governatore lombardo Attilio Fontana e del sindaco meneghino Beppe Sala, ha battuto la concorrenza di Budapest, San Paolo del Brasile, Siviglia e Adelaide, venendo selezionata dagli oltre 400 delegati dell’Assemblea Generale dell’International Astronautical Federation (IAF) provenienti da 73 paesi del mondo e riuniti a Dubai dal 25 al 29 ottobre per l’edizione 2021 del Congresso. Il comitato promotore che ha portato Milano al primo posto è capitanato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), dall’Associazione Italiana di Aeronautica e Astronautica (A.I.D.A.A.) e da Leonardo.
L’arrivo dell’International Astronautical Congress a Milano è una vittoria del settore spaziale italiano, un risultato che premia le eccellenze di Milano e riconosce il ruolo di primo piano dell’Italia nella Space Economy globale, ricorda il presidente dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) Giorgio Saccoccia.
“Abbiamo vinto – esulta Saccoccia- Ricordo quando come Agenzia abbiamo deciso di imbarcarci in quest’avventura. Ci credevamo. Con l’Aidaa, con l’industria, con il supporto del governo, è stato un bel lavoro di tutto il Sistema Paese. E’ un momento splendido per lo spazio italiano. Questa vittoria ha un valore ovviamente pratico ma anche simbolico. L’importanza e la visibilità che l’Italia ha nel settore è forte e in crescita, era giusto che l’evento venisse da noi. Faremo del nostro meglio per far sì che il Congresso a Milano del 2024 sia indimenticabile”.
Il motto scelto per lo IAC75 è “Responsible Space for Sustainability”, con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità internazionale su un uso più consapevole e responsabile dell’ambiente spaziale. Con la proliferazione del numero di missioni in orbita e l’emergere di grandi costellazioni composte da centinaia di satelliti, aumenta il rischio di collisione tra oggetti nello spazio. Questo non solo crea nuovi pericolosi detriti spaziali, ma potrebbe compromettere il corretto funzionamento dei sistemi satellitari da cui dipendono numerose attività della nostra vita quotidiana: dai servizi di telecomunicazione, ai trasporti, dal monitoraggio ambientale alla sicurezza. Un tema importante, rimarca Luigi Pasquali Coordinatore delle Attività Spaziali di Leonardo.
Il tema scelto per Milano è quello della sostenibilità. Uno Spazio responsabile per la sostenibilità è un grande tema- spiega Pasquali – una challenge globale. Possiamo dare un contributo come sistema Spazio ma anche come sistema Italia, abbiamo tutti gli elementi. Grande soddisfazione, certo, ma grande impegno ora. Dobbiamo organizzare e fare il meglio possibile”.
L’edizione 2024 ruoterà anche intorno ai temi della diversità e dell’inclusività. Lo spazio è da sempre il luogo in cui diversi paesi, generazioni, generi e competenze sono cruciali per lo sviluppo, l’evoluzione, l’innovazione e la conoscenza dell’umanità. Sarà anche l’occasione per fare rete e per permettere a tanti giovani ricercatori di mostrare il loro lavoro, sottolinea Erasmo Carrera, Presidente AIDAA.
“Sarà un’occasione per i nostri studenti e i nostri ricercatori per presentare i migliori risultati delle loro ricerche- spiega Carrera-, per fare networking e per fare tante cose sulla diversità, sull’inclusione, per organizzare progetti con Paesi emergenti: bisogna far sì che questo evento venga goduto dall’Italia intera”
Lo IAC 2024 sarà ospitato dal Milano Congress Center (MiCo), il più grande Centro Congressi d’Europa con una capienza totale di 21.000 posti. Ad organizzarlo, gli esperti di AIM group international.
Per l’Italia sarà la quinta volta quale Paese ospitante lo IAC. La prima edizione si tenne a Roma nel 1956 e ne seguirono altre tre: ancora a Roma nel 1981, a Torino nel 1997 e l’ultima a Napoli nel 2012.
- Antonella Salini
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- Redazione Radici