Nel fumetto Zufan la resistenza etiope all’invasione italiana è interplanetaria
La graphic novel di Beserat Debebe trae ispirazione dalla storica sconfitta patita dall’esercito italiano ad Adua nel 1896
Una storia panafricana e fantascientifica, che racconta la resistenza etiope all’invasione coloniale italiana di fine ‘800 declinandola in un’ambientazione avveniristica e in uno scenario interplanetario. Al centro, chiave per resistere al tentativo di conquista, l’unione contro ogni differenza e localismo. Una lezione profonda questa, anche per l’Etiopia di oggi, dilaniata da oltre un anno di conflitto.
C’è questo, e anche di più, in Zufan, l’ultima fatica del fumettista etiope Beserat Debebe.
La graphic novel, completamente autofinanziata tramite la piattaforma di finanziamenti dal basso Kickstarter, è pubblicata dalla casa editrice della diapora etiope Etan Comics e sarà disponibile a partire da dicembre. La storia, si legge in un’intervista all’autore del portale di settore Okayafrica, trae ispirazione dalla storica sconfitta patita dall’esercito italiano ad Adua nel 1896, e dall’unione tra le varie province etiopi, in genere in conflitto tra loro, che contribuì a quella vittoria, ritenuta momento iconico nella storia del panafricanismo e della lotta contro il colonialismo.
Nel fumetto di Debebe, nato ad Addis Abeba e di base a Houston, nel Texas, al suo terzo libro, l’unione tra le regioni del Paese africano prende le sembianze dell’African Nation, una coalizione di mondi dal background africano che si unisce per difendersi da un’invasione aliena. I vestiti e le ambientazioni accordano la tradizione africana alla frequenze di un futuro interplanetario, dove gli italiani dell’epoca giolittiana sono gli alieni invasori. Tra il passato leggendario e il futuro epico, c’è un presente complesso, fatto di oltre un anno di conflitto, prima circoscritto alla regione settentrionale del Tigray e ora sempre più nazionale. “Fa male vedere i miei compagni etiopi soffrire”, ha detto Debebe. “La ricerca che ho fatto per Zufan mi ha mostrato varie somiglianze tra ciò che sta accadendo ora e il 1800 – ha proseguito il fumettista -. E se la storia è una prova, siamo pienamente in grado di superare questa sfida e inaugurare un’era di pace e stabilità”.
Brando Ricci