I ristoranti italiani sono in crisi in Australia?

I ristoranti italiani sono in crisi in Australia?

Di Elisabetta Merati

“La pandemia, gli affitti troppo alti, la mancanza di turisti e problemi di ordine pubblico starebbero mettendo in difficoltà alcuni ristoratori italiani a Perth”.


Secondo un recente articolo del WA Today, il quartiere di Northbridge, un tempo fulcro della cultura culinaria italiana di Perth,in Australia, oggi sarebbe rimasto senza ristoranti italiani, costretti a chiudere a causa della reputazione del quartiere e del problema dei senzatetto.
Francesca Costanza, proprietaria del ristorante di famiglia Simple Italian, afferma che la situazione non riguarda solo i ristoratori italiani, ma si estende a tutti i negozi e ristoranti della zona. Ci sono stati episodi di violenza e altre scene spiacevoli che spaventano le persone che vengono al ristorante. La ristoratrice sostiene che il governo statale non abbia provveduto a risolvere prontamente questo problema.


“Non capisco come mai lo stato non faccia nulla a proposito“, ha dichiarato al microfono di SBS Italian. “Io e la mia famiglia abbiamo fatto sacrifici e sforzi per venire in Australia a rifarci una vita, con la speranza magari non di diventare ricchi, ma almeno di vivere tranquilli“.


Il comune di Perth, interpellato sulla questione che riguarda le persone senzatetto, ha risposto di essere a conoscenza della situazione, ma che la soluzione del problema è fuori dalla loro giurisdizione e nelle mani del governo statale.


Il portavoce dell’ufficio del sindaco ha affermato che esistono già misure per ridurre il numero di persone senza una fissa dimora nella città, il cosiddetto “Rough Sleeper Plan”.


Negli ultimi 12 mesi la città di Perth avrebbe investito circa 3,7 milioni di dollari in iniziative per fornire riparo e assistenza alle persone rimaste senza lavoro o una fissa dimora. Altri 3 milioni di dollari sono stati concordati come contributo per il pacchetto per senzatetto del Perth City Deal, per mettere riparo alle carenze nel sistema attuale. Alla fine di maggio, la città di Perth ha aperto uno spazio notturno sicuro per le donne. In cinque mesi di attività il rifugio è stato visitato in oltre 2000 occasioni.


L’ufficio del sindaco ha inoltre dichiarato che i servizi messi a disposizione dal governo per le persone rimaste senzatetto e che garantiscono ai cittadini sicurezza nelle strade al momento non stanno lavorando a pieno regime, addossando la responsabilità all’ufficio della ministra dei servizi per la comunità Simone McGurk.


In risposta l’ufficio della ministra McGurk ci ha informato che il governo del WA ha investito finanziamenti e sforzi senza precedenti in iniziative per risolvere il problema delle persone rimaste senzatetto nel centro di Perth, che nel 2016 erano circa 9000 mentre da maggio di quest’anno sarebbero molto diminuite.
Il governo McGowan ha messo in atto una strategia che prevede un piano di aiuti fino al 2030, iniziativa che prende il nome di “Tutte le strade portano a casa”, con l’obiettivo di trovare un rifugio e una casa alle persone in difficoltà e volto a migliorare la sicurezza nelle strade delle principali città dello stato.


Secondo Giorgio Balzarro, proprietario del Parlapà, nella vicina Fremantle la situazione sarebbe ben diversa. “A mio parere le difficoltà maggiori di questo periodo derivano dagli affitti molto alti e dalla scarsa capacità che hanno alcuni imprenditori italiani di rinnovarsi per fare fronte alle esigenze dei consumatori“.
L’ex medico e ora ristoratore ha poi aggiunto che alcuni problemi si sono acuiti con la pandemia, come la mancanza di turisti.

“Fino ad ora siamo stati bene qui in WA, ma spero che la gente si decida a vaccinarsi perché se non riapriamo presto, noi ristoratori non potremo resistere per sempre””

Redazione Radici

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