In Basilicata tra storia e tradizioni culinarie

In Basilicata tra storia e tradizioni culinarie

Il piccolo comune di Sarconi ha origini molto antiche, come testimonia il suo legame con la colonia romana di Grumentum, distante pochi chilometri, che comprende anche il Museo Archeologico Nazionale dell’Alta D’Agri. Il legame tra i due centri della Val D’Agri trova conferma anche nei resti di un acquedotto che in passato li congiungeva, oltre alla presenza di numerose ville, in località Cammarelle, proprio dove si sviluppò il primo nucleo di Sarconi, in un territorio oggi parte del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese. In epoca feudale Sarconi fu dominato da diversi signori: verso la fine del ‘400 fu feudo dei Sanseverino, di cui visse le alterne fortune, per poi ritrovarsi nel ‘600 dominio dei Pignatelli. Il paese visse poi una fase di devastazione nel 1806 quando, sotto l’amministrazione del sindaco Nicola Lattaio, divenne “capitale” della resistenza antifrancese in Val d’Agri, subendo la spietata repressione dei francesi.

Elemento architettonico caratterizzante di Sarconi è l’acquedotto Cavour, costruito nel 1867 in stile romano. Il suo centro storico, invece, è caratterizzato da portali in pietra che si sposano con i balconi in ferro battuto. Qui si trova la chiesetta di Santa Lucia risalente al XV secolo, che conserva un affresco raffigurante la Madonna col Bambino e un trittico con San Silvestro, Santa Lucia e Sant’Antonio Abate (XVII secolo). Anche la chiesa di Sant’Antonio, edificata nel XVII secolo, conserva affreschi e statue sacre. La chiesa parrocchiale di Santa Maria in Cielo Assunta, invece, venne costruita agli inizi del ‘900 ed occupa solo una delle navate che costituivano una preesistente chiesa rinascimentale.

Del castello feudale, purtroppo, non restano che scarsi ruderi. Di particolare interesse, infine, due antichi mulini ad acqua nei dintorni del paese, uno dei quali sul torrente Maglie. Per diversi anni l’acquedotto ha irrigato infatti i terreni compresi nell’agro di Sarconi e Moliterno, subendo poi negli anni diversi interventi di ristrutturazione. Il territorio di Sarconi regala la dimensione ideale anche agli amanti della natura, per l’incontaminata ambientazione del Bosco Farnie, attraversato da querce e cerri, che costeggia il Lago Pertusillo.

Lago che rappresenta un’imperdibile oasi per gli amanti del birdwatching tra folaghe, germani reali e, nei tratti più isolati del lago, l’airone cenerino. La Val D’Agri si distingue poi per i sapori che si traducono in squisiti cibi come il Canestrato di Moliterno Igp, dal gusto deciso, il vino Igt Grottino di Roccanova, il vino Terre dell’Alta Val d’Agri e i famosi fagioli di Sarconi Igp. Questi ultimi sono da 30 anni il fiore all’occhiello di Sarconi e ad essi è dedicata anche una sagra ad agosto che richiama migliaia di turisti e che celebra una delle eccellenze gastronomiche lucane.

Sarconi, dunque, merita sicuramente di essere visitato per il suo caratteristico borgo, per la natura che lo circonda e per l’ottima cucina, ma anche e soprattutto per la profondità delle sue radici culturali e rurali che ogni viaggiatore potrà toccare con mano.


COME ARRIVARE: Gli aeroporti di riferimento sono a Napoli e Lamezia Terme. La stazione ferroviaria di riferimento, invece, è quella di Sapri (29 km), da cui si prosegue col bus. In automobile da Roma: seguire A1/E45, A30 ed E45 in direzione di SS 19 a Padula, prendere l’uscita Buonabitacolo-Padula da E45, prendere SP 103 in direzione di SP 7 a Sarconi.


ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Per gli amanti della natura, vale la pena esplorare la zona della Murgia Di Sant’Oronzo. Per le famiglie con bambini, invece, vale la pena andare all’Acquapark Tramutola “Rocco Scotellaro”.
https://www.basilicataturistica.it/territori

Redazione Radici

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.