Nova Siri: borgo lucano della costa ionica
Posto sull’ultimo tratto della costa ionica, sul confine lucano-calabro, in un territorio che tocca i rilievi del Parco Nazionale del Pollino, il borgo lucano di Nova Siri si erge in tutto il suo fascino. Il nome del borgo, un tempo “Bollita” come ricorda l’omonima Torre Bollita costruita nel 1520 nel punto in cui si sviluppò il nucleo più antico, rimanda alle origini del territorio appartenuto alla Siritide, una colonia fondata dai profughi di Troia intorno all’VIII secolo a.C., poi conquistata nella seconda metà del V secolo a.C. dai greci della Colofonia. Nei pressi della Torre Bollita si trovano una necropoli ellenistica e, non lontano, in località Ciglio dei Vagni, i resti di una villa imperiale, oltre ad alcune vasche sempre di origine romana in località Sant’Alessio.
La posizione iniziale della città lascia ipotizzare una iniziale funzione di distaccamento militare, probabilmente di origine romana o, forse, bizantina, durante l’avvento dei saraceni. Si tratta anche della cittadina di Diego Sandoval de Castro, la cui famiglia fu feudataria locale tra XIV e XVI secolo, presunto amante di Isabella Morra insieme al quale la giovane poetessa, nata a Valsinni, venne assassinata dai suoi stessi fratelli. La bizantinizzazione dell’Italia meridionale, invece, ha influenzato Nova Siri particolarmente nel castello, del tutto simile ad un “Kastrum”, ossia una masseria fortificata di chiara fattura bizantina.
Proprio il castello medievale, costruito intorno al IX secolo, spicca in un centro storico dalla bellezza unica. Il passato di Nova Siri, infatti, ha lasciato delle tracce indelebili per le strade del borgo, caratterizzate dallo stile architettonico conferitogli dalle “lamie”, archi intrecciati con volta a crociera che ornano gli stretti vicoli. Sul punto più alto del borgo antico, nel rione Porticella, sorge la chiesa madre di Santa Maria Assunta dalla forma rettangolare e con un’abside a semicerchio. Degna di nota è anche la cappella della Sulla, costruita intorno alla fine del ‘600 come oratorio extramoenia. Nova Siri e Nova Siri Marina sono anche meta di turismo estivo, grazie alle località balneari locali sul lungomare.
Una natura incontaminata, quella della costa ionica, che ha sempre fatto da sfondo alla tradizione culinaria: grano, peperoni, patate, fave, pomodori, ceci, mais e ortaggi vari sono i prodotti della terra che impreziosiscono i piatti di casa a Nova Siri, oltre a carni di qualità, formaggi, insaccati, funghi e asparagi selvatici. Sapori che si accompagnano ai rinomati vini del Metapontino, tra i quali il Bianco Malvasia e il Moscato. Ma la bellezza del borgo non finisce con storia, cultura e gastronomia, ma comprende il paesaggio circostante. Non a caso, nel suo caratteristico centro storico sono state girate alcune scene del film “Basilicata Coast to Coast” del 2010, il primo da regista per l’attore lucano Rocco Papaleo, mentre le assolate spiagge di Marina di Nova Siri sono state la location prescelta da Francesco Rosi per il suo “Tre fratelli” del 1981.
La costa ionica, infatti, è una delle aree più belle del territorio lucano in cui si può trascorrere una vacanza all’insegna della cultura, del mare e di attività all’aperto. Per questo Nova Siri è una meta imperdibile per ogni viaggiatore che ama la macchia mediterranea, gli sport d’acqua, il sole che batte sugli edifici storici della Basilicata e una cultura che affonda le propie radici nel passato.
COME ARRIVARE: L’aeroporto di riferimento è quello di Bari (150 km), mentre la stazione di riferimento è quella di Nova Siri Scalo (9 km). In automobile: prendere l’autostrada del Sole A1 da Roma, poi seguire le indicazioni per Napoli, Salerno, Sicignano, Potenza, Metaponto e infine Nova Siri.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Da vedere il borgo di Rocca Imperiale, con il suo Museo delle Cere e il Castello Svevo. Da vedere anche il borgo di Valsinni.
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