Da Ministero del Lavoro e Unioncamere nuovi strumenti per per conoscere l’imprenditoria migrante

Da Ministero del Lavoro e Unioncamere nuovi strumenti per per conoscere l’imprenditoria migrante

Sono stati pubblicati online sul Portale Integrazione Migranti Integrazionemigranti.gov.it e sul sito di Unioncamere un rapporto dell’Osservatorio sull’inclusione socio-economica e finanziaria e una dashboard interattiva sulle imprese dei migranti. I nuovi strumenti di conoscenza sono stati realizzati nell’ambito del progetto “Futurae”, nato dalla collaborazione tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Unioncamere e finanziato dal Fondo Nazionale Politiche Migratorie.
“Conoscere l’imprenditoria migrante, comprenderne il ruolo e il rapporto con il resto del sistema produttivo, ci aiuta ad orientare meglio politiche e interventi”, le parole di Andrea Orlando, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. “Siamo di fronte a un fenomeno in crescita costante, che mostra grande vitalità e resilienza nelle crisi congiunturali e anche nel corso dell’emergenza sanitaria, ma non privo di debolezze e criticità.

Avere un quadro chiaro è indispensabile per promuovere queste energie e incanalarle soprattutto in questa fase di ripresa e ripartenza, in un’ottica di sviluppo inclusivo e sostenibile per tutto il Paese”.


“Oggi ci confrontiamo con imponenti flussi migratori ai quali il mondo occidentale deve trovare il modo di dare adeguata risposta in termini di accoglienza, lavoro, possibilità di integrazione”, commenta il Presidente di Unioncamere, Andrea Prete. “Il supporto all’avvio dell’attività imprenditoriale rappresenta una delle possibili risposte a quanti vogliano trasformare una buona intuizione in un progetto di vita e di lavoro e su questo le Camere di Commercio giocano un ruolo importante”.


Il rapporto dell’Osservatorio, la cui realizzazione è stata affidata da Unioncamere al Centro Studi di Politica Internazionale (Cespi) e a Deloitte consulting, analizza l’imprenditoria migrante anche in chiave territoriale e settoriale, e ne indaga i rapporti con i distretti Industriali e con le associazioni di categoria. Studia, poi, il processo di inclusione finanziaria dei migranti, analizzando il rapporto con il sistema del credito (bancarizzazione, strumenti utilizzati, accesso al credito…), attraverso i dati degli operatori finanziari e un’indagine campionaria, con approfondimenti sulle rimesse e sulla finanza digitale.


La dashboard, messa a punto da InfoCamere, consente di navigare tra i principali dati relativi alle imprese dei migranti (imprese attive, incidenza, forma giuridica, settore di attività, distribuzione territoriale), leggerne le dinamiche (iscrizioni e cessazioni, durata media, tassi di natalità, mortalità e turnover) e conoscerne meglio i protagonisti (Paesi di origine, genere, età, cariche). Una mappa dettagliata, quindi, di un universo di oltre 644mila imprese (l’11% del totale) che operano prevalentemente nei settori del commercio, delle costruzioni e dei servizi, hanno una partecipazione giovanile superiore alla media delle imprese italiane (16%) e una presenza femminile cospicua (il 24% delle imprese straniere sono guidate da donne).


Prosegue, intanto, l’attività di animazione, formazione e affiancamento al fare impresa dei migranti, avviata da circa un anno e mezzo da Unioncamere e dalle Camere di commercio in 22 province. Grazie a quest’altra linea del progetto Futurae, sono nate finora 20 nuove imprese, altre 10 hanno in corso le procedure di registrazione e 90 ulteriori nuove attività sono in fase avanzata di accompagnamento.

Redazione Radici

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