Dödligt sårad – Ferito a Morte”: l’omaggio dell’IIC di Stoccolma al capolavoro di Raffaele La Capria
Nell’anniversario dei 60 anni dalla sua vittoria al Premio Strega e poche settimane dopo il compimento dei 99 anni del suo autore, l’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma ha deciso di dedicare la nuova pubblicazione della collana Cartaditalia alla traduzione in svedese di “Ferito a Morte”, un capolavoro della letteratura contemporanea, in cui Raffaele La Capria ha saputo tratteggiare un ritratto della città di Napoli e dello spirito che la anima i quali risultano, ancora oggi, impareggiabili.
“All’ultimo per un solo voto vinse la Capria; la Cialente e Arpino rimasero indietro di un passo. Sebbene il titolo del premio spettasse a La Capria, si poteva dire che i vincitori erano stati tre […]. Nuovo di tendenza e di linguaggio, “Ferito a morte” era il più difficile per la lettura del pubblico fra i tre libri. Nelle avventure del pescatore subacqueo napoletano si appassivano le fragranze marine esalate dal racconto: e la scrittura a cadenza frammentate e rifrangenti rifletteva il modo di vivere di una società toccata da un dolore di pigrizia che diventava disfacimento”: così Maria Bellonci ricorda la vittoria di “Ferito a morte” di Raffale La Capria, durante la sera del 6 luglio 1961.
Il testo in svedese è stato pubblicato con il titolo di “Dödligt sårad”, tradotto da Vibeke Emond e con una introduzione al testo di Silvio Perrella. Il libro è disponibile all’acquisto sulle piattaforme Bokus e Adilibris, oppure direttamente presso l’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma.